Il Kenya all'attacco: le prime misure per combattere la crisi

26/05/2014
14:36
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Una volta era la spina dorsale dell'economia del Kenya, e ora deve ritornare a esserlo. Il turismo del Paese riprende la posizione di spicco che aveva in passato grazie all'intervento del presidente Uhuru Kenyatta, che ha fatto dello sviluppo del comparto uno dei punti chiave della sua politica.

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Kenyatta sta portando a termine una serie di incontri con i player del settore per definire una serie di misure di supporto a un comparto gravemente indebolito.

Tra le iniziative già approvate l'esenzione dall'Iva per tutti i servizi di biglietteria aerea forniti dalle agenzie di viaggi e la riduzione delle tasse per l'accesso ai parchi naturali a partire dal 2 giugno.

Inoltre, per incoraggiare i voli locali e internazionali al Moi International Airport e al Malindi Airport, il Governo ha deciso di ridurre con effetto immediato le tasse di atterraggio rispettivamente del 40 e del 10 per cento.

Nel giro delle prossime due settimane l'esecutivo, in accordo con il settore privato, svilupperà una campagna promozionale internazionale per cercare di risollevare le sorti dell'inbound.

Sul medio termine, invece, è in programma l'istituzione di una task force con il compito di sviluppare una strategia ad ampio respiro volta al riposizionamento dell'immagine del Paese come destinazione ideale non solo per i safari, ma anche per il bt.

"L'obiettivo - spiega il presidente - è di arrivare ad attrarre almeno cinque milioni di ospiti nei prossimi cinque anni".

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