Lady Globetrotter

Pamela McCourt Francescone, Giornalista giramondo

Volando con un elefante bianco

04/09/2014
11:00
 

È stato un amore a prima vista. Per un elefante bianco, come quelli bardati delle Mille e Una Notte, solo che lui è coperto di fantasiosi ghirigori tutto nero e oro, il capolavoro di un artigiano birmano. Alto quasi un metro, è di cartapesta e anche se fuori misura, per usare il gergo aeroportuale, pesa appena un chilo e mezzo.

Impeccabilmente impacchettato dalle ragazze di Pomelo, il negozio eco-solidale a Yangon che dovrebbe essere su tutte le guide del Myanmar, abbiamo iniziato insieme il nostro lungo viaggio verso casa, Yangon-Bangkok-Helsinki-Fiumicino.

Al primo check-in di Bangkok Airways a Yangon c'è stupore, risate e la raccomandazione: "Se non c'è posto a bordo, lo metteranno nella stiva". Stessa storia alla partenza del volo Finnair da Bangkok per Helsinki. E anche questa volta il mio ingombrante compagno di viaggio viene accolto calorosamente a bordo e accomodato nel vano guardaroba.

A Helsinki, per un ritardo tecnico a Bangkok, perdo la coincidenza per Roma. Mi riproteggono su Lufthansa via Francoforte per Fiumicino e, salendo a bordo, vengo accolta con grandi sorrisi. "Ah, la signora con l'elefante. Grande compagnia la Lufthansa… cani… gatti… elefanti".

Sull'ultima tratta, il Francoforte-Roma, pronti per il decollo l'aereo si ferma, e il comandante annuncia, in tedesco e inglese, che due macchine di servizio si erano scontrati sulla pista dietro di noi, e che stava arrivando un tecnico per verificare che non ci fossero danni al carrello del nostro aeromobile.

Poi esce il comandante e, rivolgendosi a me seduta in prima fila dove leggevo La Repubblica: "Signora lei parla italiano, vero? Una cortesia. Potrebbe gentilmente annunciare in italiano ai passeggeri perché siamo fermi sulla pista?" Mi porge l'altoparlante, mi alzo in piedi, e spiego il motivo dell'attesa.

Il mio annuncio viene accolto da applausi scroscianti e, una volta ad alta quota, arriva il comandante con una bottiglia di spumante e un elegante baciamano.  E, alla fine di un viaggio molto lungo ma molto divertente, il mio magnifico elefante birmano arriva finalmente a casa.


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