Lady Globetrotter

Pamela McCourt Francescone, Giornalista giramondo

Ciò che l'occhio non vede

17/12/2014
09:51
 

È il grande sconosciuto ma, paradossalmente, è l'accessorio più importante in una camera d'albergo.  

Ormai il viaggiatore moderno non si accontenta più di una camera con vista, la vuole accessoriata con grandi marche - una macchina Nespresso, un iPod per ascoltare la musica e prodotti da bagno firmati Bulgari o Kiehls. Ma quel grande sconosciuto che lui non vede mai, avete capito chi è?  È il materasso.

Quando arrivo in una camera d'albergo la prima cosa che faccio è sedermi sul letto, per provare il materasso. È il momento della verità: quell'istante in cui capisco se questa sarà una camera da ricordare - a prescindere dai colori o dal mobilio -– o se finirà sulla mia lista nera.

È chiaro che più costa l'albergo più facile è trovare un bel materasso, anche se quando si tratta di materassi, “bello” è un concetto molto soggettivo. Io, per esempio, non amo i materassi troppo duri, anche se Gustav Flaubert ha detto: “Materasso. Più è duro, più è igienico”.

Non alzo mai le lenzuola per guardare il materasso. Non solo perché forse potrei scoprire delle cose che è meglio non sapere. Ma perché anche se vedo che il materasso è di una marca piuttosto che di un'altra, non cambierebbe niente perché i materassi saranno gli stessi in tutte le camere. Attenzione, ho detto camere, non suite.  Perché nelle suite le cose cambiano. Prima di tutto i prezzi. E poi i materassi, come quelli in alcune suite del gruppo Peninsula che sono fatti a mano e costano 20mila dollari.

Ho letto recentemente di un materasso che mi incuriosisce molto. Veramente non è solo un materasso ma un letto flottante. Si chiama il Janjaap Ruijssenaars Floating Bed e costa la bellezza di 1.6 milioni di dollari, completo di materasso naturalmente. Sì, avete letto bene, costa quanto un appartamento sulla Quinta Strada, e invece di poggiare per terra è sospeso in aria grazie a potentissime calamite.

Proprio come il Maglev, quel treno che dall'aeroporto di Shanghai porta in città a 580 chilometri l'ora, e non tocca le rotaie grazie a un sistema di sospensione elettromagnetica.

Un'esperienza unica che, a differenza del letto Janjaap, è alla portata di tutti.


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