Lady Globetrotter

Pamela McCourt Francescone, Giornalista giramondo

New York, la skyline che non delude mai

13/04/2015
10:02
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Ogni viaggio a New York, per chi arriva in aereo, inizia con un rituale al quale devono sottoporsi tutti i passeggeri, sia i privilegiati che scendono dalla prima classe che chi ha viaggiato in economy: passare il controllo passaporti ai banchi dell'immigrazione in aeroporto. Che può essere una simpatica introduzione alla Grande Mela, se ti capita un agente sorridente con il quale scambiare due battute scherzose, o un incubo come l'anno scorso quando al Jfk ho dovuto fare la fila per ben due ore e mezzo per l'arrivo contemporaneo di più voli.

Questa volta, due giorni prima di Pasqua, ci sono voluti solo 15 minuti per passare l'immigrazione e via verso i grattacieli di Manhattan, una skyline in moto perpetuo che pochi mesi fa ha cambiato silhouette grazie a 432 Park Avenue, un nuovo skyscraper di 96 piani. Sottile e candido, il sito residenziale più alto dell'emisfero occidentale supera in altezza edifici iconici come l'Empire State Building (quello di King Kong per intenderci) e il Chrysler Building, ed è dotato di 104 appartamenti i cui prezzi partono da 16 milioni, per arrivare a 96 milioni di dollari per la penthouse con viste mozzafiato sulla città e sul polmone verde di Central Park.

Ciò che mi affascina di New York, che Le Corbusier ha chiamato “una città verticale con diamanti inimmaginabili”, sono i contrasti e le scoperte inaspettate. Come trovare che in Central Park si può scalare una “montagna”, uno dei tanti macigni di granito che spuntano nel parco che si estende su 43 ettari nel cuore della città. Che sulla West Side i newyorkesi amano fare lo struscio sulla High Line, una ferrovia sopraelevata in disuso diventata un parco cittadino. E che per assurdo si può comprare un hot dog - lo street food iconico newyorchese - per solo 4 dollari su Madison Avenue la strada con i negozi più costosi e stravaganti al mondo, a due passi dalla magnifica magione del magnate dell'acciaio Henry Clay Frick, oggi un museo intimo con capolavori di grandi maestri come Rembrandt, Renoir, Piero della Francesca e Tiziano.

Altri due edifici di grande fascino sono il Dakota, il complesso residenziale sulla 72° Strada scelto da Roman Polanski per girare il suo film horror Rosemary's Baby e dove nel 1980 fu freddato John Lennon, e The Webster Apartments, costruito agli inizi del ventesimo secolo come residenze per le commesse dei grandi magazzini Macy's. Ancora oggi questi appartamenti sulla 34° Strada sono solo per donne; per i visitatori maschili è accessibile solo la hall.

Tanti, e tutti di altissimo livello, i musei della città. Ma quanti conoscono il Tenement Museum? Vale la pena scendere al Lower East Side, uno dei quartieri cittadini storicamente più poveri, per visitare il vecchio edificio dove hanno riportato allo stato in cui erano alla fine del 1800 una serie di modestissimi appartamenti dove migliaia di immigranti, soprattutto italiani e irlandesi, hanno vissuto il loro sogno americano. Un living-museum unico e toccante che testimonia le condizioni di vita degli immigranti e la storia della città.

Una storia marcata indelebilmente dall'11 Settembre, oggi commemorato a Ground Zero con il nuovo One World Trade Centre che sorge non lontano da Battery Park da dove partono i traghetti sul Hudson River diretti  alla Statua della Libertà e a Ellis Island, la storica porta d'ingresso al Nuovo Mondo.

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