Io taglio, tu tagli, egli taglia, noi tagliamo, voi tagliate, essi tagliano.
Sembra non ci sia altra strategia per sopravvivere alla crisi economica. Le compagnie aeree tagliano rotte e servizi, i tour operator tagliano le compagnie aeree, Ryanair taglia il carburante e la sicurezza dei suoi passeggeri, le agenzie tagliano... tutto.
Eppure un vecchio saggio diceva che proprio nei momenti di crisi, persone abili con "grandi attributi" riescano ad emergere, mentre la barca affonda con il resto della marmaglia. Ma nel settore turistico dove sono queste persone?
Andremo al TTG di Rimini solo a sentire piagnistei e ad ascoltare presunti saccenti, che racconteranno ancora una volta di quello che andrebbe fatto e che non si farà? Sono anni che ci diciamo che la strada intrapresa porterà al collasso del settore, ma quasi nessuno è stato in grado di intraprendere una via veramente innovativa che lo avrebbe messo in una posizione di vantaggio (o quanto meno di minore svantaggio) al cospetto dell'attuale situazione economica.
D'altra parte se Tizio passa da Alpitour a Veratour, Caio passa da Veratour ad Alpitour mentre Sempronio gira come una trottola da un t.o. all'altro avremo addendi differenti, ma risultato uguale: è una legge matematica che insegnano alle elementari.
E infatti nessuno oggi parla di cambiare o di imparare a far meglio il proprio lavoro attraverso miglior programmazione, miglior contrattazione e soprattutto miglior commercializzazione... Oggi tutti parlano solo ed esclusivamente di tagliare.
È uno strano paese questo: per massacrarci di tasse sono serviti presidente e ministri tecnici, ma probabilmente per fare ciò che è stato fatto sarebbe bastata mia figlia di 4 anni, che almeno si sarebbe accontentata di una tazza di latte e Nesquik, anzichè di stipendi tecnici ma faraonici.
Nello stesso Paese siamo al cospetto di un sistema turistico nel quale servono direttivi di gente con grande esperienza, ma solo per fare tagli.
Le agenzie dovrebbero essere prese, in questo caso, a esempio negativo dai tour operator: molti agenti con decenni di esperienza hanno dovuto perire nonostante si ritenessero invincibili: purtroppo l'esperienza non è bastata di fronte all'incapacità di innovarsi.
È una triste realtà che dovrebbe indicare a tutti coloro che non vorrebbero arrendersi alla crisi, la strada per non farsi affondare.
Dico "farsi" affondare perchè il settore è un grande girotondo in cui tutti ci si tiene per mano: tour operator, compagnie aeree, hotel, agenzie di viaggi girano assieme. "Casca il mondo, casca la terra...". Urge riscrivere il finale: al "tutti giù per terra" io non ci sto!