L'agente in Laguna

Fabio Russo, agenzia Last Minute Tour, Martellago, Venezia

T.o. e agenzie: partner egoisti e infedeli

23/11/2012
09:16

Vi è mai capitato che due persone vi raccontino di una discussione/litigio che li ha coinvolti? Spesso le due campane arricchiscono la loro descrizione degli eventi cercando di far propendere il giudizio dell'interlocutore dalla propria parte.

Questa è la storia di un diverbio tra un'adv (il cui titolare è mio amico) e un t.o. (il cui promotore gioca a calcetto con la mia squadra di piedi a banana) le cui rispettive descrizioni dei fatti coincidono alla perfezione, consentendomi di raccontarvi questa storia.

Nell'era del prezzo dinamico è sempre più evidente che i preventivi consegnati ai clienti siano ormai poco più che carta straccia. Abbiamo quindi imparato a raccomandarci di non pensarci troppo per non incorrere in antipatiche variazioni di prezzo. Tuttavia non tutti i clienti sono lungimiranti in tal senso e se il balzo di prezzo rischia di far saltare una grossa pratica entrano in gioco inevitabili elementi di tensione tra agenzia e tour operator.

Nello specifico l'agenzia protagonista di questa storia si sarebbe aspettata un intervento commerciale in nome dei xxxmila euro di fatturato annui che garantisce al t.o., che dal canto suo ha invece risposto con un secco due di picche. Chi ha ragione? A mio parere nessuno dei due.

L'agenzia, che si è posta in maniera aggressiva nei confronti del t.o., ha commesso un grave errore diplomatico, in quanto le regole del prezzo dinamico devono essere chiare agli agenti e spiegate molto bene ai clienti (peggio per loro se a quel punto non sapranno cogliere il consiglio spassionato di prenotare immediatamente).

Dal canto suo il t.o. ha dimenticato una delle regole fondamentali della reciproca collaborazione chiudendo troppo velocemente la porta in faccia a un'adv che gli affida tutti gli anni un elevato numero di clienti (con il proficuo giro d'affari che ne consegue), dimostrandosi così un partner a senso unico.

Per quanto mi riguarda, la filosofia che applico al mio punto vendita prevede la scelta di pochi partner, affiancati a dei fornitori occasionali; ovviamente in base a questa scelta dovrò aspettarmi due livelli ben diversi di collaborazione e (all'occorrenza) di sostegno.

Non penso che, nel verificarsi di situazioni eccezionali, debba essere sempre l'agenzia a intervenire mettendo mano ai suoi (pochi) utili, ma occorre stabilire un legame a doppio senso perchè lavorare assieme sia vantaggioso ed edificante per entrambi.

Un'adv che sviluppi un volume d'affari a sei cifre, non dovrebbe essere prevaricata in questa maniera, ma non bisogna dimenticare che con i tempi che corrono non si deve e non si può torchiare i t.o. con richieste esose e inutili... occorre trovare un giusto equilibrio nel rispetto delle reciproche posizioni.

Ai miei permalosi amici, protagonisti di questa situazione, consiglio di fare pace da bravi ragazzi. Ad agenzie e tour operator, entrambi protagonisti egoisti e infedeli del blog di oggi, consiglio di rivolgersi a un buon avvocato divorzista.


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