Da Siena ad Avellino, da Biella a Treviso, passando per Urbino, Oristano, Padova e Rieti. Tutto a piedi. Quindi, mettiamo su delle scarpe comode.
Questo sabato, il 27 ottobre, arriva alla IX edizione la giornata del Trekking urbano. Partito come un esperimento da Siena nel 2002, il viaggio attraverso le città si è diffuso a macchia d'olio e quest'anno coinvolge 34 città e cittadine in tutta Italia.
Che si fa, nella giornata di trekking urbano? Niente di particolare: si gironzola a piedi per le città, alzando il naso per guardare cosa c'è di bello, o abbassando il naso per scoprire cose che non si erano mai viste.
Insomma, si fa il lavoro del turista, non quello del sightseeing, ma quello che, non so voi, ma io facevo con i miei genitori in giro per l'Italia quando ero bambina. Si partiva la mattina con una guida turistica in mano, pian piano si girava la città prescelta, il papà sceglieva la trattoria tipica dove far pranzo mentre la mamma cercava di capire se il capitello che stavi guardando era ionico o corinzio.
Un turismo slow, di scoperta, di esperienza.
Sabato 27, però, la giornata è a tema: per la IX edizione si parlerà di "Storie comuni di uomini e donne non comuni" e verranno proposti una serie di itinerari guidati alla scoperta di angoli delle città dedicati a personaggi particolari, reali o leggendari, che hanno dato un significativo contributo alla vita della comunità, ma che non si raccontano sui libri di storia.
Ogni città, ovviamente, articolerà il tema a modo suo, con i suoi personaggi, le sue storie, le sue leggende. Un modo diverso per scoprire grandi destinazioni, un modo nuovo per svelarne altre piccole e nascoste.
Basta (dicevano i dischi di fiabe di quand'ero bambina) un po' di fantasia e le scarpe da trekking.
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