Ci sono posti che scopri di botto e altri che ti si raccontano pian piano. Ci sono posti che nella vita ti rincorrono e li rincontri quando meno te lo aspetti.
Bolzano è uno di questi.
Io a Bolzano ci sono stata, mille e mille anni fa. E l'ho trovata bella, elegante, un po' austera. Lo ammetto: io Bolzano non l'ho capita, non ci ho fatto amicizia.
Poi. Poi ho iniziato a scrivere di turismo, a ripassare la mia personale geografia di luoghi e di pensieri. Ho reincontrato Bolzano in mezzo ai suoi mercatini di Natale, all'odore di vino e cannella, alle luci, al pan di zenzero e alla neve.
Ora la incontro di nuovo, con un vestito diverso, che, tanto per non smentirmi, non conoscevo.
(sta cosa che io non conosco gran parte dell'Italia comincia a preoccuparmi un po'… ma sto provvedendo)
Io non sapevo che Bolzano fosse circondata di castelli e manieri, turriti e merlati, incastonati sulle alture e nelle piane. La Storia ufficiale parla di un territorio dominato da signori e signorotti, tutti impegnati a costruire i loro castelli da cui dominare la loro fettina di territorio. Poi parla di commercianti ricchi che, per desiderio di un blasone, li hanno comprati e mantenuti e abbelliti e arricchiti. E di una incredibile fonte di storie e di esperienze per i turisti che è arrivata fino al giorno d'oggi.
Nel suo rincorrermi, Bolzano, ha capito come prendermi. Con una festa, che è un itinerario e che è anche un gioco. Si chiama 'Castelronda', si terrà dal 13 al 15 giugno prossimi, ed è organizzata dall'Azienda di turismo e soggiorno (oh, il pubblico che funziona!) che ha messo a sistema 6 castelli e propone un itinerario punteggiato di eventi che è anche un concorso a premi. Perché chi riuscirà a visitare tutti e sei i castelli potrà aggiudicarsi un weekend a Bolzano, o una Bolzano Card o uno zainetto ripieno di vini di Appiano.
E mentre viaggia attraverso questi incredibili scenari medievali, potrà capitargli di incontrare Reinhold Messner accanto a un falò, che racconta storie di montagna, o di assistere ad un concerto di musica antica. Poi, siccome siamo a Bolzano, che di mobilità dolce se ne intende, per quel weekend è a disposizione anche una navetta per raggiungere le diverse tappe del tour dei castelli.
Così si può anche dimenticare l'auto, rilassarsi e sognare che si sta viaggiando in carrozza, nel Medioevo, fra un castello e l'altro.
Per le informazioni sull'iniziativa tutto quello che vi serve è qui
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