L’ultimo volo
dell’AirOne

di Lino Vuotto
26/01/2023
12:17
 

Forse definirlo un personaggio di questo mondo del turismo e dei viaggi può apparire azzardato, ma come non si può in qualche modo ‘umanizzare’ l’ultimo aereo superstite di un pezzo di storia dell’aviazione italiana, quella AirOne sparita dai radar dal 2014 dopo 19 anni di onorato servizio (oltre che di vicissitudini). Era rimasto un solo aereo, un A320, che aveva ancora prestato servizio per Alitalia prima e per Ita poi con la livrea originale e che ora è stato affidato ai tecnici di Ostrava per trasformarlo nei colori azzurri dell’attuale compagnia italiana.

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Con l’ultimo aereo di AirOne non si chiude soltanto il lungo capitolo della compagnia, ma anche un periodo di grande fermento per il trasporto aereo tricolore, capace di calcare la scena con nomi che ormai fanno parte dei ricordi come Gandalf, Alpi Eagles, Air Europe, Livingston, Volare, Wind Jet, Meridiana, Air Italy e, in ultimo, Blue Panorama. Tutte progressivamente assorbite dalla voragine sempre più grande che ha annullato tutti i tentativi imprenditoriale del settore.

Anche la famiglia Toto, che con il suo patron Carlo nell’83 entrò nel settore con Aliadriatica prima e con AirOne poi (chiusa nel 2004 per volere di Etihad quando prese le redini di Alitalia), ha da tempo lasciato il comparto consapevole di quanto oggi tentare la sorte in una compagnia sia come giocare una cinquina secca al lotto. E il tentativo fatto anche con Livingston lo aveva dimostrato.


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