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Padova capitale del turismo religioso

07/09/2015
10:43
Dal 3 al 7 ottobre Padova diverrà capitale del turismo religioso grazie alla prima edizione della Borsa del Turismo Religioso Internazionale (BTRI)

Dal 3 al 7 ottobre Padova diverrà capitale del turismo religioso grazie alla prima edizione della Borsa del Turismo Religioso Internazionale (BTRI), il nuovo appuntamento che la Regione Veneto dedica al turismo spirituale e dei pellegrinaggi. Per saperne di più abbiamo intervistato Federico Caner, nuovo Assessore al Turismo della Regione.

Assessore Caner, perché una Borsa dedicata al Turismo Religioso?
La Regione Veneto organizza dal 3 al 7 ottobre, a Padova, la 1^ edizione della  Borsa del Turismo Religioso Internazionale. Questo importante appuntamento promosso dal Comune di Padova e realizzato da Retesystem in collaborazione con il Consorzio Città d’arte del Veneto ha lo scopo di promuovere il progetto “Cammini di fede”, ovvero i siti e i percorsi turistici a essi collegati di particolare rilevanza religiosa, culturale e storica presenti nel territorio regionale, e rivolto a una fascia di turisti in costante espansione a livello internazionale.

Come sarà strutturata la manifestazione?
L’evento è imperniato su due workshop dedicati. In particolare, il primo di questi si svolgerà nella giornata di lunedì 5 ottobre - denominato “Across Veneto” – e sarà interamente dedicato al turismo religioso veneto: i protagonisti saranno gli operatori turistici della nostra regione. Mentre il secondo, “Italy and the world”, previsto per martedì 6 ottobre, vedrà la partecipazione di seller italiani e stranieri.

All'interno di BTRI ci saranno anche incontri B2B specificamente rivolti ai buyer italiani e stranieri?
I workshop sono organizzati solo per incontri B2B finalizzati a  favorire i protagonisti di questo segmento turistico e a incentivare la commercializzazione e la vendita di un prodotto che a nostro avviso ha potenzialità ancora in parte inesplorate.

Quali saranno i principali mercati esteri presenti?
Alla manifestazione parteciperanno settanta buyer, trenta dei quali saranno tour operator stranieri. Inoltre verrà garantita la presenza di quindici giornalisti, metà dei quali in rappresentanza della stampa estera.Tra mercati di provenienza ci saranno quelli europei (Francia, Austria, Spagna, Germania, Russia, Bulgaria, Romania, Repubblica Ceca, Polonia) e quelli extra europei di area Bric, compresi gli Stati Uniti e il Sud America.                  

So anche che a breve prenderà il via un’altra importante fiera, il CosmoBike Show di Verona. Di cosa si tratta e quali gli obiettivi della manifestazione?
Cosmobike Show è un nuovo progetto che declina globalmente gli interessi del ciclista, le sue esigenze e i nuovi modi di guardare alla mobilità. Il Veneto ha un grandissima tradizione produttiva in questo settore e la manifestazione può diventare il punto di incontro dell’intero comparto. Un’occasione anche per promuovere la Rete Escursionistica Veneta, un documento regionale di programmazione delle mobilità dolce. Scoprire il Veneto in bicicletta è un’idea affascinante, una proposta di viaggio irresistibile. Nello stand regionale verranno presentate le ciclovie , seguendo le quali sarà possibile scoprire tutti gli angoli più magici di una terra straordinariamente ricca.

Tra l’altro mi risulta che a oggi l’Italia sia il primo produttore europeo di biciclette, quindi suppongo che la manifestazione sarà strategica anche sotto il profilo economico…
Con 2.728.600 esemplari prodotti nel 2014, in crescita del 2,1 % sull’anno precedente, l’Italia si conferma primo produttore di biciclette in Europa. Per un  comparto produttivo come quello italiano e  Veneto fatto di molti marchi, la fiera Cosmo Bike diventa lo strumento ideale per rappresentare la ricchezza e il vero potenziale del settore, con incontri B2B con buyer e dealer esteri .

All’interno della fiera veronese ci saranno anche focus e iniziative specificamente dedicate al segmento del cicloturismo, che anche grazie ai molti turisti stranieri è in significativa e continua espansione?
Secondo l’Agenzia Nazionale del Turismo , il ritorno economico del cicloturismo ha una potenzialità a livello nazionale di 3,2 miliardi di euro di fatturato all’anno. Servono, però, infrastrutture adeguate e, se è pur vero che una pista ciclabile può costare fino a 400 euro al metro, studi internazionali dimostrano che ogni euro investito in questo settore ne restituisce 4 o 5 alla collettività in meno di tre anni. Oggi la passione per la bicicletta si coniuga con una forma di turismo sostenibile, dinamico e salutare, a contatto con la natura e con l’ambiente. In Veneto, ad esempio, ci sono oltre mille chilometri di piste labellate ed è stato annunciato in questi giorni un progetto di 300 chilometri per collegare Verona e Firenze.

Per concludere, avete in corso altre iniziative o progetti a breve-medio termine?
Mollteplici sono le iniziative che la Regione Veneto, anche attraverso la programmazione riferita all’evento Expo 2015, ha intenzione di porre in essere. Si tratta di iniziative atte a privilegiare i mercati, con particolare riferimento a quelli emergenti di area Bric dove siamo già impegnati con specifici progetti, per esempio in Cina e in Brasile. E si tratta di progetti che fanno riferimento sia ai tematismi turistici, come avviene per esempio con le iniziative per lo sviluppo dell'area pedemontana e del Garda, sia ai prodotti come appunto avviene per il turismo religioso e del cicloturismo di cui ho parlato, ma anche per le proposte legate al settore golf, delle Ville Venete e la cultura in generale, in Veneto c'è davvero molto da proporre.


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