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Sprintours rinasce con Tunisia ed Egitto

08/06/2012
08:08

Una ripartenza in piena regola, che inizia a dare i suoi frutti a due mesi dal ritorno sul mercato. Le agenzie di viaggio hanno ricevuto i cataloghi Sprintours da pochi giorni, ma il portafoglio clienti è già “in linea con le aspettative”. Le prenotazioni sulla Tunisia, infatti, “sono già 1200 nell’operativo di aprile e maggio”.

È il primo bilancio di questa “seconda vita” del tour operator romano attivo in Nordafrica, nelle parole del numero uno Jalel Hebara. “La congiuntura non aiuta, ma abbiamo già ottenuto numeri vicini a quelli del business plan” aggiunge l’imprenditore italo-tunisino, “abbiamo scelto di non fare una distribuzione dei cataloghi a pioggia, curando di più selezione rispetto al passato”. Il catalogo è suddiviso nelle tre linee di prodotto SprinClub, Club Prestige e Club Family con destinazioni Djerba, Port El Kantaoui, Mahdia, Hammamet e i tour delle oasi e rotazione charter dagli scali italiani.

L’obiettivo per la stagione calda è prudente ma ottimista: “Puntiamo a chiuderla a 14.000 presenze. Il volano della crescita è ancora una volta lo SprinClub Djerba Golf”. Lo storico quattro stelle dell’isola, certificato ISO 22000 e ISO 9001, è il fiore all’occhiello nel catalogo Sprintours, ma altre importanti novità sono in arrivo. “Abbiamo appena firmato un accordo per l’Egitto, dove torniamo a proporre il prodotto Sprinclub Royal Grand Sharm nella zona di prestigio di Sharm El Sheikh”. L’identikit della proposta? “Un quattro stelle superiore competitivo nel rapporto qualità prezzo, con target medio-alto, formula all inclusive e proposte evergreen, adatto anche alle famiglie” spiega Hebara. “Si ispira agli elementi di maggiore successo dell’offerta di Djerba, come i centri benessere e il pluripremiato SprinDiving, da 6 anni best SSI Center al mondo, che nel 2009 ha ottenuto il riconoscimento 'Platinum Pro 5000'. Sharm non poteva mancare nel nostro catalogo, avremo 200 camere e puntiamo a un’occupazione di almeno il 70%” aggiunge il manager.

Le adv restano “il canale distributivo privilegiato, anche per chi arriva dal portale web: oltre 1.150 hanno già effettuato l’iscrizione al sito”. Anche in questo caso la selezione è curata: “Vogliamo crescere, ma non inviare mezzo milione di cataloghi senza criterio”, conclude Hebara, “e il mercato sta rispondendo: i consumatori hanno saputo della riapertura e ci vengono a trovare in albergo”.


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