Mancanza di investimenti pubblici e privati, difficoltà di accesso al credito e ai bandi, burocrazia. Sono queste le principali difficoltà che incontra oggi una start up che prova a farsi strada nell'industria del turismo.
Per superare gli ostacoli puntando sul networking è nata un anno fa l'Associazione Start Up Turismo. Oggi conta tra gli associati 43 giovani aziende del comparto con le quali ha fatto tappa a TTG Incontri nell'area TTG Next. "L'associazione raccoglie le migliori start-up italiane che offrono prodotti e servizi digitali per il turismo e la cultura - spiega uno dei fondatori, Flavio Tagliabue -. È una rete nata dal basso da una constatazione: a bussare alla porta di istituzioni e investitori da soli non si ottiene nulla. Il network, invece, può fare la differenza perché l'obiettivo è comune: fare lobby per dare impulso al turismo e alla cultura in Italia attraverso il digitale".
Promuovere la creatività e l'innovazione digitale, stimolare e facilitare l'interazione tra le diverse realtà, favorire la cultura imprenditoriale e costruire spazi di dialogo tra gli attori privati e le istituzioni sono gli scopi principali dell'associazione. "La difficoltà maggiore – sottolinea Tagliabue – è la mancanza di interlocutori disposti a investire sulle idee per far sì che una start-up possa trasformarsi da un sogno a un business consolidato".
Silvia De Bernardin
