YouTube sorpassa Facebook: è il secondo sito più visitato al mondo dopo Google

30/03/2015
13:36

Quello dei social network è uno scenario fluido, dove nulla è mai uguale a se stesso. A fare il punto della situazione è GlobalWebIndex con il report Social Media Engagement, un’analisi dell’interazione sulle maggiori piattaforme basata non soltanto sul numero di visitatori mensili, ma sull’approfondimento di come e quanto gli utenti accedono ai social network, quanto attivamente vi contribuiscono, quali attività vi svolgono.

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YouTube, spiega Event Report, sorpassa Facebook e si piazza al secondo posto come sito più visitato al mondo dopo Google. Nei mesi scorsi su YouTube è andato l’82 per cento degli utenti di internet nel mondo, su Facebook il 73 per cento, su Twitter il 36, su Google+ il 29 per cento e su LinkedIn il 25 per cento.

Badoo, che fa storia a sé perché è dedicato al pubblico cinese, totalizza però le visite del 10 per cento degli utenti del web.

Attenzione però. Visite non vuole dire engagement. Il coinvolgimento attivo è un’altra cosa. Qui il primato è ancora di Facebook, con il 42 per cento degli utenti che hanno contribuito attivamente (postando, condividendo etc), contro il 24 per cento di YouTube, il 22 di Twitter, il 21 di Goggle+ e il 13 per cento di LinkedIn.

In realtà, rileva GlobalWebIndex, il comportamento degli utenti sta cambiando anche su Facebook, che è sempre più luogo di navigazione passiva e meno di fruizione attiva. Anche chi continua a postare e condividere lo fa meno di un tempo. La spiegazione, secondo il report, risiede nella disponibilità di nuovi social network, nella diffusione dei sistemi di messaggistica istantanea ma, soprattutto, nella diffusione dell’accesso alla piattaforma da dispositivi mobili: le visite da mobile tendono infatti a essere più frequenti, ma più brevi e meno interattive.

E per quanto riguarda i dispositivi di accesso, GlobalWeb Index indica che la forbice fra computer e smartphone si sta riducendo sempre più: nel mesi scorsi l’accesso ai social media è avvenuto per il 58 per cento da computer e per il 43 per cento da smartphone. Rimangono ancora indietro i tablet, utilizzati dal 21 per cento degli utenti. Nel caso dei social media, conclude il report, il dispositivo influenza significativamente la natura dell’interazione.


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