The Matador

Josep Ejarque, professionista in Destination Management e Marketing

Dai Babbi, non deluderci!

17/12/2012
14:38
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Finalmente, è iniziata ufficialmente l'era Babbi all’Enit. Non è stato facile né semplice arrivare fino a questo punto, ma alla fine ce l’abbiamo fatta. E spero che questo sia un traguardo per Babbi, ma anche per l’intero sistema turistico italiano.

Durante la conferenza stampa sono state enunciate le dichiarazioni programmatiche: per l'anno prossimo si manterrà lo slogan "Italia Much More", si farà una campagna pubblicitaria per una cifra pari a 5 milioni di euro nei mercati strategici, con l'obiettivo di incrementare gli arrivi degli stranieri in Italia, puntando anche sulle nuove tecnologie e sui social media.

Il vero lavoro che però dovrà affrontare Babbi è un altro, ovvero quello di trasformare l'Enit in un efficace e credibile Nto (National Tourism Office). Tutti diciamo o pensiamo che l'Enit sia un carrozzone, ma è pur vero che tutti abbiamo contribuito a renderlo così. L'Enit è stato per anni poco più di un'agenzia di pr per organizzare presentazioni e conferenze stampa all’estero per Regioni, Provincie e Comuni, quando invece sarebbe dovuto essere l'Nto dell’Italia. Scarso budget, scarsa considerazione, scarsa strategia, scarsi mezzi, incapacità di leadership e mancanza di autorevolezza lo hanno portato molto lontano dai modelli operativi dagli NTO dei nostri Paesi concorrenti.

Altro compito non facile della coppia Celli-Babbi sarà anche quello di riaccreditare l’Enit agli occhi della politica, che troppo spesso ha pensato di chiuderlo o metterlo sotto l’Ice. Lo quale gia ci dimostra la scarsa considerazione che c'è verso l’Enit, ma anche verso il ruolo e il peso del turismo.

L'Enit inoltre dovrà adeguarsi in fretta al nuovo paradigma del turismo, che va ben oltre l’essere presenti alle fiere. Il lavoro che Babbi dovrà portare avanti non è facile perché dovrà agire anche internamente, sviluppando una precisa ed efficace strategia di marketing. Babbi ha un peso (non solo fisico) nel turismo così come una certa esperienza sia nel mondo delle categorie sia nella politica. È un uomo con molti agganci che sa come muoversi e districarsi rispettando i delicati equilibri tra le associazioni di categoria e la politica. Arriva dal mondo delle Regioni ed ha tutte le caratteristiche e le carte in regola per fare bene. Ed è già al lavoro: in parte, si sono già ricuciti alcuni strappi e sicuramente sarà in grado di superare le iniziali diffidenze.

Il vero problema però riguarda la fiducia e l’autorevolezza: dovrà far diventare l’Enit il punto di riferimento per il turismo, esattamente come succede in tutti gli altri Paesi. Bisognerà dimostrare che l'Enit non è un carrozzone e per farlo non sarà sufficiente dirlo. E proprio la modernizzazione dell'Enit dovrà essere l'obiettivo di Babbi, soprattutto in chiave di organizzazione, efficienza ed efficacia.

Non sarà facile ma sono sicuro che sarà in grado di farlo. Purtroppo, il tempo gioca contro Babbi-Celli, non tanto quello ‘politico’ quanto il tempo e il ritmo del mercato turistico. Il ritardo dell'Enit è notevole e dovrà darsi molto da fare per adeguarsi alle nuove tecniche del Destination Branding, Destination Positioning e Destination Social Media Marketing. Ma speriamo in bene!

Babbi potrà utilizzare tutta la sua esperienza e sicuramente sarà in grado di fare bene. Dovrà però fare i conti con le Regioni, che hanno punti di vista diversi, poco interesse a condividere e a lasciare spazio allo Stato. Lo dimostra la loro bocciatura secca dei punti salienti del tanto chiacchierato Piano Strategico.

In pratica, effettuare un cambio di marcia non sarà facile, sicuramente più complicato che fare la Notte Rosa; ma Babbi conosce il settore, conosce le sue dinamiche ed agisce con cognizione di causa. Intanto è il momento di mettersi in moto.

Buon lavoro Babbi… e non deluderci!

Twitter @josepejarque

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