The Matador

Josep Ejarque, professionista in Destination Management e Marketing

Houston (Italia)... abbiamo un problema

18/03/2013
09:48
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In questi giorni sono alle prese con un concetto nuovo, la Destination Reputation, ossia l'immagine che il mercato ha e si crea di una determinata destinazione turistica.

Si tratta di un elemento fondamentale nel turismo attuale, non solo concettualmente, ma anche concretamente, in quanto può condizionare il posizionamento della destinazione ed incidere anche sul business e sull'attività economica dei suoi operatori, da quelli ricettivi fino a quelli erogatori di servizi.

Oggi, l'immagine che il mercato si crea è basilare per il successo turistico di una destinazione così come lo è il sentiment, ossia la tipologia di commenti, di contenuti, di opinioni pubblicate in relazione ad essa.

Il mondo delle recensioni, già noto da tempo agli albergatori, sta iniziando a farsi sentire anche nelle destinazioni. In un mercato dove l'85 per cento dei turisti cerca informazioni in rete, dove 3 clienti su 4, prima di scegliere la propria meta, leggono i commenti e le opinioni di altri utenti, avere una buona reputazione è molto importante.

Il turista oggi inizia la propria ricerca nel web senza ancora avere deciso dove andare. E non si tratta di pochi casi isolati, ma di un comportamento comune a oltre il 65 per cento degli utenti. Un turista su due ammette inoltre di cambiare diversi aspetti del proprio viaggio, se non addirittura la destinazione prescelta, proprio a causa dei commenti e delle recensioni, dei suggerimenti e delle opinioni condivise su forum, blog o sui profili facebook.

È il mercato che sceglie e giudica se andare in una destinazione e se andarci per una vacanza breve o più lunga. Per incrementare il numero degli arrivi e per mantenere la propria posizione in un determinato mercato si possono certamente investire molte risorse in pubblicità e in promozione, ma non basta: perché oggi la reputazione è sicuramente più determinante.

In questi giorni stiamo analizzando il sentiment del mercato per le destinazioni turistiche italiane, a livello regionale, e purtroppo sto scoprendo mio malgrado che i commenti e le raccomandazioni in rete generano un sentiment prevalentemente neutrale. Si respira poco entusiasmo, poche emozioni.

Mi preoccupa che nel turismo italiano ci sia ancora chi crede che l'immagine di una destinazione sia solo una questione di marchi e di loghi, quando in realtà si tratta di tutt'altro. Mi preoccupa che la reputazione non sia considerata un fattore fondamentale per attirare turisti e generare business per le aziende del settore. Mi preoccupa notare che qui ancora si continui a pensare di essere il centro del mondo - Roma caput mundi! - soprattutto dopo aver visto all'Itb cosa fanno e come si muovono i nostri competitor.

Forse accadrà come per il conclave. Molti pensavano che ci fosse un cardinale italiano favorito, con tante possibilità di diventare Papa e alla fine invece la scelta è ricaduta su un altro. La traduzione per "se non lo capiamo" è: Siamo le destinazioni desiderate, o almeno cosi pensiamo, ma i turisti scelgono altri. Tutta questione di 'reputación'!!!

Twitter @josepejarque

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