The Matador

Josep Ejarque, professionista in Destination Management e Marketing

Un turismo ogni volta più difficile!

08/11/2013
15:03
 

Il turismo negli ultimi anni è profondamente cambiato e il settore e gli operatori, molti con fatica, altri con maggiore convinzione, hanno dovuto evolversi, adattandosi alle nuove circostanze, e soprattutto adeguando costantemente le proprie offerte, proposte e servizi ai nuovi desideri e bisogni dei clienti.

Oggi, il marketing turistico si gioca sulla differenziazione del prodotto o del servizio rispetto alla concorrenza. Sicuramente ne siamo tutti consapevoli, anche se è più facile dirlo che farlo! Se non ci si differenzia, il mercato infatti non percepisce lo specifico valore aggiunto e quindi diventa veramente difficile mantenere le quote acquisite di redditività.

Pertanto differenziare è la chiave del successo per le destinazioni ma anche per il singolo hotel piuttosto che per l’azienda, l’agenzia di viaggio o l’operatore.

Il punto focale però è come fare, ossia come differenziarsi. Sicuramente uno dei modi è cambiare prospettiva, ossia abbandonare il proprio punto di vista e le proprie convinzioni. Tuttavia oggi quello che può veramente fare la differenza è il marketing dell’esperienza: già perché oggi il mercato vuole un prodotto turistico capace di offrirgli un’esperienza autentica.

Tutti parlano dell’esperienza turistica ma, ad essere onesti, poche sono le destinazioni e gli operatori che di fatto sono stati in grado di costruire prodotti turistici esperienziali oppure di disegnare prodotti-esperienza. Ed invece la vera sfida risiede proprio lì.  

Le esperienze turistiche infatti si radicano profondamente nella mente del consumatore. E perché questo è importante? Semplice: perché il turista sarà naturalmente portato a condividere l’esperienza vissuta nelle reti sociali con i suoi amici, trasformandosi di conseguenza in viralizzatore e comunicatore della destinazione e dell’impresa turistica, contribuendo attraverso la raccomandazione, a costruire quella che io ho definito la Destination reputation.

Oggi la Destination reputation è senza dubbio un fattore di grande differenzazione rispetto alla concorrenza e soprattutto ha un suo peso economico specifico.

Promuovere e fare marketing delle esperienze è spesso complesso, ma questo non vuol dire che non bisogna farlo. Il web rappresenta il punto di partenza e di arrivo, il fulcro di ogni azione: il sito di una destinazione piuttosto che di un hotel deve essere quindi impeccabile ed efficiente, in quanto rappresenta il biglietto da visita.

Per migliorare la reputazione, non solo della destinazione ma anche del singolo operatore, è necessario comunicare l’esperienza, trasmettere le emozioni e comunicare le sensazioni. Ma il settore turistico lo ha capito? Agisce di conseguenza? Il problema infatti oggi non è tanto promuovere né vendere la destinazione o le camere, quanto essere consapevoli che non si vendono semplicemente dei servizi, ma sogni ed esperienze. Oggi turismo vuol dire fabbricare esperienze, renderle tangibili, pacchettizzarle.

Il turismo così come lo vede e lo pensa il settore di fatto non coincide più con quello che il mercato vuole. Ci troviamo ancora una volta di fronte a nuove sfide, e anche questa per niente facili!.

Twitter @josepejarque


TI INTERESSA QUESTA NOTIZIA? ISCRIVITI A TTG REPORT, LA NEWSLETTER QUOTIDIANA

Commenti di Facebook


I blog di TTG Italia non rappresentano una testata giornalistica poiché sono aggiornati senza alcuna periodicità. Non possono pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001. Le opinioni ivi espresse sono sotto la responsabilità dei rispettivi autori