Torre di Controllo

Lino Vuotto, giornalista di TTG Italia

Il Maresciallo

20/02/2013
09:00
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Ci sono aeroporti il cui nome evoca misteri, storie e grande curiosità. Scatenano la fantasia. Scusate, ma davanti al Mariscal Sucre International non provate un brivido di mistero e di enorme fascino? La casa degli spiriti, rime di Neruda, fitte foreste, spazi aperti e allegria sfrenata. Avete presente Mission? Anche qualche film di serie B, se vogliamo, ma con immagini che solo certi luoghi sanno regalare.

Da ragazzo Quito, Ecuador, era un nome misterioso e fantastico. Luogo inarrivabile, ma ostinatamente bello. Quito. È musicale, non vi sembra?  

Mariscal Sucre sarebbe, letteralmente, Maresciallo Sucre, al secolo Antonio José de Sucre y Alcalá, amico e confidente di Simon Bolivar, inizio Ottocento, vita consumata prima dei 40 anni, eroe nazionale. A lui Quito e tutto l’Ecuador decise di intitolare il suo aeroporto nel lontano 1960. Il trasporto aereo cresceva e si sviluppava e anche qui i collegamenti aerei prendevano piede (oggi ci sono oltre 6 milioni di passeggeri…). Ma…

Ma Quito non è precisamente in una situazione ideale per un aeroporto. Siamo a 2.800 metri e la conformazione del paesaggio impone uno scalo in città, in mezzo (quasi) ai palazzi. Gli aerei atterrano e decollano in città, magari ti passano davanti all’ufficio (e non sopra la spiaggia come a Cap St Martin, dove sei in vacanza, qui stai lavorando, e che diamine…), se non davanti a casa. E poi a 2.800 le condizioni climatiche, di vento eccetera, mica sono ideali? Già, l’elenco di incidenti al Mariscal Sucre, per quanto eroico possa essere, era diventato insostenibile. Bello eh? Bellissimo atterrare e decollare qui, ma sempre con il fiato sospeso.

Da oggi si cambia. Arriva il new Mariscal Sucre. Venti chilometri più in là, un po’ più in piano, ma anche con un po’ di visibilità in meno. Troppo umido, pare, e la visibilità ne risente. I piloti non sembrano molto contenti, ma con la palestra di Quito sai che esperienza puoi farti.

Gli eroi entrano nella storia e nella leggenda. Gli aeroporti nella cronaca, magari. Oggi forse c’è una leggenda dell’aviazione in più. Quito. Mariscal. Sucre.

Twitter @linovuotto

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