Pare che la notizia abbia fatto sussultare sulla sedia l'ex ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla. "Ma perché non ci abbiamo pensato noi" potrebbe avere detto rammaricandosi alla lettura dell'ennesima idea proveniente dall'America e che si sta rivelando vincente.
Una ricetta all'apparenza semplice semplice, ma che alle volte rivela grandi colpi di genio. Non arriviamo a pensare ai fondatori di Apple o Google, non vogliamo certo scomodarli o azzardare paragoni, ma sicuramente quella di una catena di hotel a tema posizionati negli aeroporti si sta rivelando vincente dopo il debutto a Chicago e Dallas.
L'idea a Johanna Newcomb e Saq Nadeem venne nel 2008, e il lancio avvenne in piena recessione negli States, eppure tra due anni ce ne saranno altri 10 in altrettanti aeroporti Usa. E chissà che dopo di ciò non inizi l'invasione all'estero.
Obiettivo principale della catena è prendersi cura dei piccoli di chi viaggia per lavoro pensando a tutto: piscina, coccole, tv e anche il transfer fino i aeroporto per chi lascia temporaneamente i piccoli per urgenze business.
Onorevole Brambilla, davvero una bella idea Paradise4Paws. Già, una catena di hotel per i piccoli... cuccioli. Lei che è così amante degli animali, non lo vorrebbe un hotel in aeroporto che prende in carico il suo cane, lo tratta da re mentre lei sbriga le sue faccende politiche, senza dovere pensare a rintracciare i soliti dog sitter? Sarebbe fantastico no? Ah, 'sti americani...
Twitter @linovuotto
