Le tendenze del 2015: come mettere in cassa nuovo business

16/01/2015
17:26

La sfera di cristallo non è granché come oggetto di arredamento, ma spesso nelle agenzie di viaggi, negli hotel e negli uffici dei t.o. farebbe comodo.

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Poter sapere in anticipo quello che succederà, cosa andrà di moda e cosa cercherà il consumatore finale è sicuramente un bell'aiuto per impostare lr proprie strategie di business.

A cercare di individuare i trend per quest'anno è Skift, rivista specializzata per il settore, che offre una sorta di guida per strutturare i prossimi passi per tutti i player del settore.

Il 2015 sarà l'anno del mobile, dei viaggi d'esperienza (ancora) e degli hotel.

Gli hotel, dice il report, saranno i protagonisti dell'anno. Non più soggetti passivi, ma guida del mercato: non saranno più in attesa delle recensioni su Tripadvisor, ma attraverso i social network costruiranno autonomamente la propria reputazione e soprattutto, potranno trarre vantaggio da quello che il report dà come un dato assodato, la fine del duopolio delle prenotazioni alberghiere fra Booking e Expedia. Stanno scaldando i motori anche altri soggetti, e le stesse forme di prenotazione sono destinate a cambiare.

Che gli hotel debbano 'cambiare pelle' è un dato assodato: altro trend dell'anno sarà, infatti, il rafforzamento delle 'vacanze alternative', quella, per essere chiari, che vedono come protagonisti i siti della cosiddetta sharing economy, e che per ora hanno preso il nome di Airbnb, Uber e chi più ne ha più ne metta.

La chiave di volta per avere successo, sia nell'online che nell'offline sembra essere la semplicità di utilizzo dei servizi per l'utente finale, che prima, durante e dopo la vacanza vuole far fare vacanza anche allo stanco neurone. Un messaggio alle agenzie di viaggi: se sarete semplificatori, il business è vostro.

La supertendenza dell'anno è, però, il trionfo del mobile. Che andrà a toccare tutta una serie di parametri assodati, modificandoli.

Con il mobile, i clienti potranno (e vorranno) prenotare ovunque, magari senza perdersi in mille ricerche, a tutto vantaggio dei metamotori e comparatori che sapranno essere ben posizionati sul mercato delle app.

E non basterà affidarsi alla facilità di ricerca per parole chiave: ormai è il semantic search a vincere, perché il cliente vuole una vacanza facile da creare e personalizzata.

Il comportamento del cliente, anche nelle prenotazioni, verrà inoltre modificato dalle possibili interazioni fra l'utilizzo del mobile anche per i pagamenti e le tecnologie indossabili: uno scenario a cui bisogna essere preparati.

Ma soprattutto il mobile potrà essere sfruttato nella sua capacità di essere sempre con il cliente: nella fase oscura fra la prenotazione del viaggio e la sua reale realizzazione, il consumatore può essere raggiunto, via mobile, con la proposta di servizi aggiuntivi e complementari per arricchire il suo viaggio.

Al concetto di esperienza sono invece legate l'emergere di alcune 'boutique destination', mete di seconda fascia che offriranno, sopratutto attraverso i social, un'immagine di identità e di minore affollamento rispetto ai grandi poli turistici.

Allo stesso modo e per lo stesso motivo, saranno vincenti i brand del turismo che sapranno identificarsi e comunicarsi come uno stile di vita, tanto da avvicinare, ad esempio, i business travellers che cercano nei loro momenti leisure un'esperienza del territorio.

Motore di questa costruzione di immagine, dice il report, potrebbe essere Instagram, social di condivisione fotografica sul quale conviene puntare i riflettori.


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