Verrà approvata poco prima dell’estate la nuova direttiva europea sui pacchetti turistici.
La normativa Ue, che attualizzerà il testo tuttora vigente dal 1990, non entrerà in atto, però, sino al 2017: un lasso di tempo necessario agli Stati membri per recepire il cambiamento e adeguare le singole norme alla nuova direttiva Ue.
Lo riporta il portale spagnolo Nexotur, che ripercorre anche la vicenda: la modifica al testo ha origine nel 2009, con una consulta pubblica realizzata in seno alla Commissione Ue. La prima bozza ha visto la luce nel 2013, con grande plauso dei dettaglianti del continente.
Tra i punti caldi della nuova normativa, la garanzia di parità di trattamento tra i vari attori del mercato, agenzie o Olta: si tratta di una questione piuttosto delicata, però, perché alcuni player del comparto non nascondono il timore che questo nuovo testo possa portare a una ulteriore frammentazione del settore, con l’agevolazione di attori come i provider online, a discapito della filiera tradizionale delle adv.
Restano infatti scoperti dalla direttiva Ue quei servizi acquistati separatamente su diversi canali, così come gli organizzatori ‘occasionali’ di pacchetti di viaggi.
