Il Mediterraneo dei t.o.
Così cambia la mappa

di Oriana Davini
24/04/2015
10:35

Spagna, Grecia e Italia: l'estate dei tour operator sul Mediterraneo è ormai una sfida a tre. Gli equilibri geopolitici del Nord Africa stanno spostando gli investimenti e la partita sull'alta stagione si corre in un campo sempre più ridotto.

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Dopo gli ultimi fatti di Tunisi e il conseguente crollo delle prenotazioni sulla destinazione, in molti stanno cambiando in corsa, facendo leva sui rapporti con i fornitori per aggiustare la programmazione nonostante la concorrenza serrata degli stranieri.

Alpitour ha calato sul mercato il poker d'assi, immettendo un numero di camere importante. "Ne abbiamo aggiunte 200 a settimana sulle Baleari e 150 in Grecia, aumentando di conseguenza anche i posti volo", spiega il direttore tour operating della divisione, Andrea Gilardi. Stessa scelta anche per Swan Tour, che ha raddoppiato il prodotto su Formentera, e InViaggi, che sta valutando se aumentare l'offerta a Rodi, Creta, Canarie e Minorca.

La diretta conseguenza è che Spagna e Grecia stanno macinando prenotazioni "con numeri pazzeschi, che quasi faccio fatica a capire", commenta Massimo Broccoli, direttore commerciale di Veratour.

Se Club Med punta "sul Portogallo per parare il tiro", annuncia Giorgio Trivellon, responsabile vendite Club Med Italia, in molti scommettono per l'ennesima volta sul grande anno del Mare Italia. È il caso di Best Tours Italia, come conferma Gianni Galli, product manager Mediterraneo: "Abbiamo introdotto 5 nuove strutture in Sardegna perchè l'anno scorso la richiesta era stata alta".

Una strategia condivisa anche in casa Eden Viaggi: "Siamo in Sardegna con 5 Eden Village, di cui una new entry dedicata solo agli adulti, e un volume di prodotto generalista maggiore dell'anno scorso", concorda la responsabile marketing, Eleonora Celi.


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