Pagamenti ai fornitori
Calano i ritardi
per gli alberghi

20/07/2015
14:27
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Il settore del commercio e del turismo riesce a invertire la tendenza: nel primo semestre del 2015, per la prima volta dal 2011, i fallimenti delle imprese hanno registrato un calo.

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Si tratta di un primo, timido segnale di ripresa, anche se il confronto con gli anni precrisi resta impietoso, come calcola Confesercenti.

In particolare, sul fronte degli alberghi, qualche notizia positiva arriva sul fronte delle tempistiche di pagamento: per questo settore, la quota di ritardi gravi (oltre i 30 giorni) passa dal 14,1 per cento del primo trimestre al 13,5 per il secondo.

Tornano al comparto commercio e turismo, nei primi 6 mesi dell’anno in corso, afferma l’associazione di categoria, sono fallite 1.334 imprese, con un -7 per cento rispetto al 2014. Da gennaio ad aprile, le cessazioni sono state oltre 26mila, con un saldo aperture-chiusure ancora negativo per circa 16mila imprese, di cui 10.654 nel commercio e 5.254 nel turismo. I dati sono elaborati da Crisis D&B, società del gruppo Crif specializzata nella business information.

Il numero di fallimenti, sottolinea ancora Confesercenti, resta comunque elevato: “è il 36 per cento oltre il livello registrato nel 2011 - si legge nella nota -, più del doppio (+106 per cento) delle 647 procedure fallimentari del primo semestre del 2009”.

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