Viaggi negli Stati Uniti
L'identikit degli italiani

di Lino Vuotto
08/03/2016
09:00
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Altospendente, di età compresa tra i 37 e i 40 anni, nel 26 per cento dei casi compra in agenzia.

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È questa una parte dell’identikit del turista italiano che viaggia negli Stati Uniti reso noto nel corso dello Showcase Usa Italy che si chiude oggi a Torino. Una piccola miniera d’oro per l’industria turistica della Penisola, considerando che rappresenta un mercato da un milione di viaggiatori, secondo le prime stime del 2015, un record per il lungo raggio.

Ma si tratta anche di un business che potrebbe dare molto di più e raggiungere cifre maggiormente considerevoli, se il famoso lavoro di diversificazione dell’offerta fosse finalmente recepito dal turista medio, che si orienta sempre sul range di destinazioni tradizionali, con New York in testa con il 49,4 per cento di share, davanti a Miami, Los Angeles, Las Vegas e San Francisco, ma con distacchi abissali. Oppure se si riuscisse ad attivare voli diretti verso scali oggi non serviti, che consentirebbero di facilitare i flussi verso nuove mete.

Alta spesa media
Tornando all’identikit, se l’Italia rappresenta il dodicesimo mercato i assoluto, gli italiani brillano per l’utilizzo del portafogli e della carta di credito, con una spesa media che nel 2014, ultimo dato disponibile, ha raggiunto i 3.400 dollari procapite. Anche se l’indebolimento dell’euro ha provocato un inevitabile anche se lieve contrazione.

La Grande Mela rappresenta il primo punto di ingresso per gli italiani, il 43 per cento dello share totale, mentre al secondo posto si piazza Miami con il 15. In ascesa Chicago, grazie al nuovo volo diretto. Imponente anche la durata media del viaggio, tra i 15 e i 17 giorni, con un dato in costante crescita negli ultimi anni.

Quando viaggiano e dove comprano
Se agosto si conferma il mese più richiesto, la ricerca del prezzo più favorevole sta facendo breccia e mesi come aprile e maggio hanno fatto registrare incrementi anno su anno di oltre 20 punti percentuali.

Sul fronte della tipologia di viaggio, il pacchetto tradizionale sta perdendo quota ed è sceso del 4 per cento, ma un quarto del totale ha comunque scelto le adv per il prodotto, mentre il 35 per cento ha acquistato solo il biglietto aereo e il 32 per cento ha usato una ota.

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