Conquistare
i big spender:
le regole
dei tour operator

03/10/2017
08:04
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Dal tour all'insegna dello street food tra le vie di Istanbul, al volo rigorosamente in jet privato per raggiungere Hayman Island, destinazione del Pacifico tra le più glamour al mondo. Dalla settimana bianca nelle Alpi francesi con l'ultimo modello di sci ai piedi da poter provare, alla vacanza in una villa in Costa Smeralda coccolati da chef e maggiordomo privati. Vogliono di più e non possono essere accontentati con un pacchetto ordinario e alla portata di tutti i viaggiatori big spender. Ovvero quei clienti che pretendono servizi di alto livello, ma non si lasciano mai impressionare da un albergo a cinque stelle qualsiasi. E che più che semplici viaggi, vogliono esperienze costruite appositamente per loro, distanti anni luce dall'offerta mass market.

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Non solo lusso
Ma attenzione: questo target richiede attenzioni particolari.  Ad esempio, non basta il semplice albergo di lusso. Giorgio Trivellon, sales manager Club Med, afferma: Che la struttura sia elegante e in grado di offrire una serie di comfort è dato ormai per scontato ed è da qui che si parte per creare l'esperienza di valore". La chiave, come spiega Homayoun Zohdi, presidente di Parextour, l'esclusività: “Per questo, nell'andare incontro a questa esigenza cerchiamo sempre di studiare itinerari che possano offrire al viaggiatore un'esperienza unica”.

Anche perché negli ultimi anni il livello dei prezzi si è 'democratizzato'. "I prezzi sono scesi, permettendo così ai medium spender di accedere a quell'esclusività e a quel lusso che prima erano appannaggio solo degli high spender" spiega Danilo Curzi, ceo di Idee per Viaggiare. La soluzione? Proporre soluzioni esclusive.

Un target da accontentare
Ma come trattare con i big spender? “Molto spesso - sottolinea Nadia Colaiuda, managing director and founder di Italy My Way -, si  tratta di persone che arrivano già con una destinazione precisa in mente, dopo avere letto riviste specializzate, essersi informati su internet o magari attraverso le esperienze di amici e conoscenti”.

Ma non tutti sono in grado di soddisfare le loro richieste, avverte: “Lavorare a contatto con questo segmento non vuol dire prenotare semplicemente un hotel a cinque stelle o una dimora storica per un evento. Dietro queste operazioni, all'apparenza banali, c'è infatti un grande lavoro di relazione da portare avanti sia con i fornitori, che con i clienti”.

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