Valtur
e lo spirito nuovo
Elena David:
'Siamo il resort'

di Remo Vangelista
07/11/2017
09:56
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"Noi siamo il resort, villaggista non è corretto per Valtur". Elena David lo dice a sguardo dritto. Per lei è naturale pensare a Valtur con il vestito addosso di "puro resort".

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Perché "quello è il nostro dna", quasi a voler prendere le distanze dal resto del mercato che rimane villaggista.

Il format Match Point di TTG Italia prevede da sempre un’intervista a ritmo serrato e l'amministratore delegato di Valtur chiede qualche battuta in più per spiegare la nuova filosofia dell'azienda. Quello che segue è un botta e risposta con qualche pausa, che lascia in campo pensieri e idee sul futuro della società presieduta da Carlo Gagliardi.

Si immagina Valtur tra 5 anni?
Mi immagino un'azienda leader del settore capace di affermarsi anche sui mercati europei. Una vera eccellenza nel campo dell'ospitalità.

Il piano industriale messo a punto nel 2016 subirà modifiche?
Stiamo andando avanti nell'attività. Non credo opportuno spiegare oggi i dettagli.

Risposta data con fermezza per non lasciare spazio ad altre domande sul tema.

Il 31 ottobre scorso si è chiuso l'esercizio fiscale. Aveva anticipato segnali positivi. Conferma?
Confermo che abbiamo rispettato le previsioni con una cifra d'affari di 86 milioni di euro e ricavo medio in crescita. Vi sono ancora ampi margini di miglioramento e stiamo lavorando per quello. Mi permette di aggiungere una cosa?

Certo.
Nell’ultimo anno finanziario il fatturato ha registrato un incremento importante, però nella prossima stagione dovremo fare vedere cosa siamo capaci di mettere in campo. Abbiamo rinnovato il prodotto rendendo i villaggi più legati al territorio. Per l’inverno sono stati stanziati interventi nelle strutture per 3 milioni di euro.

Nell’ultimo anno cosa è cambiato?
È entrato in circolo lo spirito nuovo di Valtur. Non è semplice passare dall’idea all’esecuzione, ma stiamo lavorando per fare percepire a tutti il cambiamento.

Durante l’estate non è andato tutto secondo i piani?
In estate abbiamo scontato situazioni del passato. Come detto, non si svolta in tempi rapidi, a volte serve pazienza.

Vorrebbe dire altro. Lo si capisce dall’espressione, ma si ferma…

Cosa si aspetta dalla stagione invernale?
Abbiamo messo a punto un piano di rinnovamento importante per le strutture e mi aspetto di salire ancora sul fronte del ricavo medio. Poi Valtur deve tornare ad essere la vacanza di un certo livello.

TTG Incontri 2017 ha rappresentato un momento di svolta?
Sono stati tre giorni intensi e di piena soddisfazione. Abbiamo incontrato i principali network di agenzie e in molti ci hanno chiesto di superare le problematiche del recente passato. Ho notato un grande interesse per Valtur. Sono rientrata a casa con il pieno di entusiasmo, bella carica.

Parliamo di agenzie e della famosa questione del catalogo. EÈ vero che si arrabbiò molto?
Quest’anno nel nostro catalogo abbiamo spiegato bene di rivolgersi per le prenotazioni in agenzia viaggi. Ero dispiaciuta, non arrabbiata. Comunque fu una reazione sproporzionata, ma abbiamo recuperato terreno in questi mesi.

Lo dice con grande convinzione e vuole cancellare in fretta la dimenticanza dell’anno passato.

Aziende in vendita. Dossier in mano ai fondi di investimento. Mercato in fermento. Ci dobbiamo aspettare qualche mossa di Valtur?
Credo che la crescita dimensionale sia una tappa obbligata. Il settore soffre di nanismo e l’aggregazione va sempre ricercata.

Ma qualche dossier è transitato anche sui tavoli Valtur…

Cosa ha portato in Valtur dalla sua esperienza nel mondo alberghiero?
Determinazione e voglia di farcela. Perché Valtur dovrà diventare l’eccellenza nel settore. Sono concentrata e voglio raggiungere l’obiettivo.

Giscard d’Estaing ha detto recentemente: “Il Club Med è il villaggio”. E Valtur?
Mi piace immaginare il ritorno dello spirito Valtur di un tempo e l’evoluzione moderna del resort. Abbiamo svoltato e deve essere chiaro a tutto il mercato cosa vogliamo rappresentare.

Torna a guardare dritto, come a inizio intervista. Per rimarcare il passaggio.

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