Retroscena: la finanza
pronta a bussare
alla porta dei t.o.

di Remo Vangelista
18/01/2018
11:59

Qualcosa si muove anche nel mondo del tour operating “classico”, quello per capirci legato all’outgoing.  I fondi di investimento e le banche dopo stagioni “fredde” si stanno nuovamente avvicinando (molto velocemente) ad alcune società del mercato turistico.

Pubblicità

Già a partire dallo scorso anno si sono, infatti, intrecciate una serie di trattative per trovare il modo di costruire un grande polo in grado  di competere a livello europeo. Un contenitore di brand e società di peso, un gruppo capace di conquistare quote di mercato nel tour operating classico, nella villaggistica e anche nel mondo incoming.

L’operazione Alpitour
Difficile mettere insieme tante anime, ma l’operazione di Tamburi con l’ingresso “pesante” in Alpitour va in questa direzione (compresa una compagnia aerea come Neos in forte espansione).  

La stessa Alpitour, prima dell’operazione con Asset Italia di Tip (che oggi controlla una quota del 32,67% del capitale), era da tempo seguita con attenzione anche da Mediobanca, mentre alcuni fondi monitoravano Eden Group con grande attenzione.
Tra i salotti finanziari di Milano si prospettava addirittura la creazione di un gruppo capace di unire il gruppo torinese guidato da Gabriele Burgio e quello di Pesaro capitanato da Nardo Filippetti. Poi l’improvvisa accelerazione di Giovanni Tamburi con Alpitour mise fine a voci e possibili trattative.

Tour operator nel mirino
Eden però è sempre rimasta al centro dei pensieri di alcune realtà finanziarie (che studiano da tempo il dossier), mentre su Nicolaus e Veratour al momento i riflettori sembrano spenti. Anche perché le due famiglie alla guida di queste società, Pompili e Pagliara, in tempi recenti hanno espresso l’intenzione di proseguire il percorso interno.

La questione Valtur
Da verificare inoltre la posizione di Valtur che, dopo l’acquisizione di qualche stagione fa da parte dell’uomo d’affari Andrea Bonomi, pare giunto in una fase decisiva. Per crescere e rilanciare l’azione in modo importante dovrà per forza aumentare “il volume di fuoco” entrando sul mercato alla ricerca di qualche brand capace di aumentare i ricavi e portare marginalità.

Anche se tra i mille “si dice” che affollano il mercato qualcuno in maniera insistente prospetta addirittura un’uscita di Bonomi dall’investimento Valtur. E come per incanto i fondi di investimento (italiani ed esteri) stanno già facendo sapere che la liquidità per operazioni di questa portata non sono un problema.


TI INTERESSA QUESTA NOTIZIA? ISCRIVITI A TTG REPORT, LA NEWSLETTER QUOTIDIANA

Commenti di Facebook