Cdp a caccia di turismo
Resort e hotel nel mirino

di Oriana Davini
15/02/2018
08:33

In Italia non servono nuovi alberghi ma alberghi nuovi: sembra un gioco di parole e invece è la filosofia sulla quale si fonde il piano industriale 2016-2020 della Cassa depositi e prestiti. Cinque anni durante i quali l'istituto mobiliterà risorse per 160 miliardi di euro, con real estate e turismo a fare da pilastro portante della strategia. Due termini che uniti nella stessa frase hanno un unico significato: alberghi.

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"Fino al 2010 di immobiliare in Cassa non si parlava - spiega Marco Sangiorgio, d.g. Cdp Investimenti Sgr -: oggi abbiamo un patrimonio di milioni di metri quadri e l'infrastruttura turistica è la nostra ultima scommessa".

Gli investimenti
Cinque sono le strutture attualmente di proprietà di Cdp: due villaggi Th Resorts e tre Valtur che insieme valgono 1.649 camere e 92 milioni di investimento. Ma in pipeline, annuncia Alessandro Belli, responsabile servizio di gestione e sviluppo Fondo Investimenti per il Turismo (FIT) di Cdp Investimenti Sgr, "ci sono ulteriori opportunità su strutture ricettive leisure e city hotel già nei prossimi mesi, che diversificheranno il portafoglio".

Cos'è FIT
L'obiettivo è far crescere il sistema alberghiero in Italia. E lo strumento principe della strategia è il Fondo per il Turismo, piattaforma di investimento lanciata nel 2016 con tre obiettivi: riqualificare e sviluppare le strutture alberghiere italiane, attirare investimenti privati italiani e internazionali e favorire la separazione tra proprietà e gestione alberghiera.

Il primo veicolo operativo attivato tramite le risorse del Fit è Fondo Turismo 1. Un nome poco originale, ma che indica il fondo di investimento alternativo già operativo e da collocare sul mercato, "con il quale investiamo in strutture aperte e operative da riqualificare, attraverso contratti di locazione con operatori".

I criteri di selezione
Caratteristiche di vocazione turistica sul territorio nazionale, flussi di cassa stabili nel medio-lungo periodo e rischio medio-basso, elevata diversificazione (geografica, di stagionalità o struttura) e presenza di interesse pubblico nelle operazioni: questi i criteri di selezione per gli asset immobiliari.

Dopo aver individuato un ristretto numero di investitori interessati, Cdp definisce un business plan del progetto e finalizza l'attività di fund raising, occupandosi anche di comunicare il progetto al mercato.


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