Fondi esteri
alla finestra:
le incognite e i dubbi
sul mercato italiano

di isabella cattoni
28/05/2019
10:50
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Un mercato dinamico,  che sta tornando a fare gola agli investitori stranieri: in base a quanto riportato su Affari e Finanza di Repubblica, quello italiano è un bacino interessante per i  grandi player del turismo, anche se, come ricordato dal direttore responsabile di TTG Italia Remo Vangelista nel corso dell’intervista resa a Repubblica, “il mercato è dinamico ma complicato e alcuni fondi, dopo l’operazione Alpitour-Eden, per ora sono rimasti alla finestra”.
Vero è che dopo la manifestazione di interesse del gruppo Barcelò per Eden, conclusasi con un nulla di fatto, la francese Ng Travel è sbarcata in Italia con Kappa Viaggi e altre realtà internazionali potrebbero presto affacciarsi all’orizzonte. Grandi gruppi od operatori dall’alta redditività potrebbero fare gola a investitori stranieri.

L’andamento attuale
Intanto, numeri alla mano,  l’estate stenta a decollare, e non solo sotto il profilo meteorologico, a causa di una generale incertezza legata a fattori politico-economici che mina la prenotazione delle vacanze. Dopo il boom registrato durante i lunghi ponti di aprile, i tour operator sono in fase di stallo e fra iniziative di marketing tradizionale e online stanno correndo ai ripari per cercare di limitare i possibili danni sulla stagione ‘forte’. La speranza di svoltare comunque è ancora a tiro e Nardo Filippetti, presidente di Astoi, conferma la “fiducia nella ripresa delle vendite nelle prossime settimane. Le prenotazioni in advance booking finalizzate entro il 31 marzo sono andate molto bene, assicurando buona parte del fatturato estivo”.

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Le strategie in campo
Per spingere sull’acceleratore delle prenotazioni, c’è chi punta sui nuovi prodotti, come il ‘glamping’  e i viaggi esperienziali proposti da Quality Group, o il soggiorno in resort sempre più attenti alle mutevoli esigenze del cliente italiano, come confermato dall’ad di Erregi Holding, Giuseppe Pagliara.
Niente di nuovo da inventare, anche se alla fine la ricerca di linee di prodotto alternative, come avvenuto in casa Eden Viaggi con Anda by Margot,  di Settemari con i Balance Club o di BravoClub con il nuovo format, ha proprio lo scopo di andare a sollecitare  nicchie di mercato emergenti.
Perché “alla fine gli italiani alla vacanza non rinunciano”  conferma Ezio Birondi, ad di Settemari, che punta anche sulle nuove destinazioni per arrivare ai 110 milioni di euro di fatturato.
I giochi sono aperti e il mercato potrebbe riservare a breve altre sorprese.

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