Thomas Cook
un mese dopo:
tutti vogliono
la sua eredità

31/10/2019
17:10
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Come prevedibile, la corsa per accaparrarsi gli slot di Thomas Cook è iniziata. Finito lo sgomento iniziale per quello che è stato il fallimento più inaspettato degli ultimi anni, tutti vogliono un pezzo del grande colosso che ha fatto la storia del turismo organizzato. Nel mirino le sue agenzie e i suoi professionisti, le compagnie aeree, il portfolio e le destinazioni.

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Tra i principali contendenti lo storico rivale del gruppo britannico: Tui. Il colosso tedesco ha appena aggiunto 135 ex hotel Thomas Cook nella programmazione del prossimo anno e, secondo fonti internazionali, avrebbe già confermato di essere in procinto di aggiungere altri due milioni di posti verso destinazioni come Turchia, Grecia, Isole Baleari, Canarie e Messico.

La distribuzione
Le agenzie sono entrate invece nelle orbite del network inglese Hays Travel. L’azienda ha acquisito 555 punti vendita nel Regno Unito, rilevandone le licenze per 6 milioni di sterline e annunciando l’intenzione di assumere 2.500 agenti.

Le compagnie aeree
Fermento anche sul fronte delle compagnie aeree. Su Gatwick è gara aperta tra i vettori per aggiudicarsi gli slot lasciati scoperti e la divisione aerea del Nord Europa ha già tagliato i ponti con il passato sotto insegne Thomas Cook. A un mese di distanza dal fallimento dell’operatore britannico, Thomas Cook Airlines Scandinavia ha ripreso a volare e si appresta ad assumere una nuova identità sotto il nome di Sunclass Airlines.

L’operazione giunge dopo che un gruppo di investitori ha rilevato Ving Group, filiale nord europea di Thomas Cook, proprietaria del vettore.

Il mercato sembra quindi aver già “elaborato il lutto” del crac Thomas Cook. Del player presto rimarrà solo l’eredità e la leggenda.

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