Domina sul Mar Rosso:
‘Operatori, alzate la voce’

di Isabella Cattoni
11/06/2021
08:32
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“È tempo di alzare la voce! Basta con il politichese e con i grandi proclami, è ora di ripartire concretamente, almeno verso le destinazioni che consentono viaggi sicuri, come il Mar Rosso”. Non ha peli sulla lingua Ramon Parisi (nella foto), direttore commerciale di Domina Travel, che sottolinea come la situazione sia ormai stagnante da un anno e mezzo, malgrado altri mercati si siano mossi da tempo e malgrado tutti i protocolli e le misure messi in campo in Egitto per preservare la salute dei viaggiatori.

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Tutti vaccinati
“La scorsa settimana si è conclusa la campagna vaccinale di tutti i dipendenti del Domina Coral Bay - spiega Parisi – come parte di un progetto più ampio, che ha coinvolto gli altri albergatori attivi nella zona del Sud Sinai. Come promesso dal Governo egiziano, tutti gli addetti al settore turistico sono stati regolarmente vaccinati e la destinazione è oggi ancora più sicura”.

Si spera in agosto
Mentre altri mercati stanno riprendendo a popolare le spiagge di Sharm, gli italiani sono ancora al palo, salvo l’adozione di stratagemmi per aggirare le restrizioni ai viaggi per turismo imposte dal nostro Governo.
“Abbiamo spostato la ripartenza del mercato italiano al 31 luglio, data entro la quale il Governo dovrà pronunciarsi sull’eventuale ripresa dei viaggi verso le destinazioni extra europee. Abbiamo scommesso sulla ripresa, stringendo un accordo con Albastar per la ripartenza dei voli. C’è tanta voglia di Mar Rosso: al momento abbiamo già un’occupazione pari all’80 per cento sui voli di Ferragosto e la speranza è quella di poterli finalmente realizzare, contrariamente a quanto avvenuto per le prenotazioni che avevamo su giugno e luglio e che abbiamo dovuto cancellare o spostare”.

Il nodo charter
La situazione è a un bivio: “Gli operatori devono fare fronte comune e fare la voce grossa; è ora di aprire corridoi almeno verso le destinazioni sicure, come il Mar Rosso, ma anche la Tunisia, le Maldive o Zanzibar”.
L’imperativo è quello di far ripartire i collegamenti charter: “Mentre le low cost e le altre compagnie volano regolarmente sul Mar Rosso, a noi viene impedito di organizzare dei voli speciali che ci consentirebbero di muovere i clienti in assoluta sicurezza. Stiamo perdendo terreno e vantaggio competitivo nei confronti degli altri player del mercato, è inaccettabile e abbiamo portato fin troppa pazienza fino ad ora”.

Mancano i voli
Opinione peraltro condivisa dal patron di Domina Travel Ernesto Preatoni, che aveva tuonato come la mancanza di voli e di regole condivise impedissero ogni possibile ripresa del Mar Rosso, un prodotto insostituibile per t.o. e adv di casa nostra.

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