Intervista con il direttore - Diana:
“Come si applica il Green Pass?”

di Remo Vangelista
02/08/2021
15:35
 

“Sono esausto”. Massimo Diana (nella foto) sta vivendo l’avvento del Green Pass con una fatica enorme. Attraverso i social ha spiegato in poche righe che la sua “immensa passione” stava finendo, scatenando la risposta di centinaia di colleghi che vivono la stessa situazione. Tutti travolti da una sola parola: incertezza.

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Le regole stanno colpendo duro l’intera industria, ma si lavora senza direttive precise e immediate.

Il direttore commerciale di Ota, attraverso TTG Italia, prova a spiegare perché il Green Pass sta complicando la vita a tutti.

A distanza di qualche ora dal suo sfogo ha cambiato idea?
Diciamo che ho deciso di non mollare tutto perché in molti mi hanno dato speranza.

Ha pensato veramente di lasciare?
Sono veramente esausto, non era un semplice sfogo. Risolvi un problema e ne arrivano sul tavolo altri tre. Tra pochi giorni entra in vigore il Green Pass. Oggi sappiamo poco o niente, non è accettabile.

È solo un problema di interpretazione?
Le sembra poco? Tra tour operator e proprietà alberghiere ci confrontiamo per capire l’applicabilità. Però è tutto grigio.

Applicabilità è la parola chiave?
Certo, aspettiamo che qualcuno a livello ministeriale faccia chiarezza. Abbiamo mandato una richiesta ufficiale anche come Astoi.

A chi avete inviato la lettera?
Ai vari ministeri competenti. Dal dicastero della Salute a quello del Turismo. Anche agli Interni.

Risposte?
Per ora zero, mentre il tempo passa. Non discuto la norma, ma ditemi come applicarla. Tra colleghi ci sentiamo costantemente per capire come operare.

Intanto le vendite in agenzia rallentano?
Ma per forza, con questa incertezza. Le agenzie, e prima i clienti, non sanno cosa fare. Si è voluto introdurre il Green Pass in questa fase senza una direttiva precisa e ora siamo nel mezzo della confusione.


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