Ripensare il settore turistico:
il 2021 raccontato dall’Unwto

di Gaia Guarino
29/12/2021
08:35
 

Per il turismo, il 2021 ha significato apprendimento e adattamento. Adattamento, proprio come un camaleonte, a un mondo che è cambiato, alle nuove sfide poste dalla pandemia e anche alle opportunità che si sono palesate.

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Guardando agli ultimi 12 mesi, l'Unwto ha rilevato come l'orizzonte della travel industry sia stato delineato non soltanto da una volontà di ripartire ma anche da innovazione e sostenibilità.

Il primo trimestre del 2021 si potrebbe riassumere con la parola 'speranza', quella giunta con l'arrivo dei vaccini, e dunque connessa a un modo di viaggiare più sicuro.

Il cammino verso l'ottimismo
Da aprile a giugno, la chiave è stata nella collaborazione, per esempio quella tra il Unwto e Iata nello sviluppo di un nuovo Destination Tracker a supporto dei turisti e delle destinazioni.

Si è arrivati così all'estate, i mesi caldi hanno visto il ritorno delle persone verso le mete europee con un approccio al viaggio sempre più digital e green.

Infine, tra ottobre e dicembre, il barometro del Wto ha registrato un cauto ottimismo, sulla scia dei risultati positivi di luglio e agosto, su una curva crescente che mancava da troppo tempo.

Come riporta traveldailynews.com, il 2021 è stato anche l'anno che ha condotto i leader politici a dover assumere una linea coordinata per gestire la pandemia, i governi insieme agli enti del turismo e le organizzazioni internazionali hanno dovuto unire le forze per ripensare il settore turistico.

È stato l'anno per trovare soluzioni smart per un turismo sicuro, per trasformare le parole in azioni e portare avanti una vision condivisa a livello globale.


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