Il ritorno del long haul
nell’estate della ripresa

di Isabella Cattoni
01/08/2022
08:35
 

Indonesia, Stati Uniti, tanto Egitto: l’ago della bussola dei tour operator si indirizza decisamente sulle destinazioni a lungo raggio.
L’estate 2022 sancisce finalmente la ripartenza delle mete lontane, come si evince dall’andamento del booking. La soddisfazione per una stagione positiva non distoglie però gli attori del mercato dalla preoccupazione per il prossimo autunno, quando l’instabilità politica unita al caro prezzi, all’incertezza sull’andamento della pandemia, alla variabile voli e all’effetto voucher da rimborsare potrebbero produrre – ancora una volta - scenari imprevedibili.

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Sospiro di sollievo
Intanto però è tempo di tirare un sospiro di sollievo, come testimonia il ceo di Idee per Viaggiare Danilo Curzi: “Le richieste si concentrano sia sugli Usa che sul Sud America, quest'ultima novità dell’anno per noi. Abbiamo una grandissima richiesta per Indocina e Indonesia per l’estate. Polinesia e Australia sono le mete più richieste per i viaggi di nozze. La destinazione con qualche difficoltà in più al momento è il Giappone per le restrizioni che ancora sono in vigore”.

I timori sull’autunno
L’analisi di Curzi viene condivisa anche dal ceo di Mappamondo, Andrea Mele: “Stiamo per entrare nelle due settimane clou dell’estate – spiega – e la speranza è che gli aeroporti funzionino a dovere per gestire con pochi intoppi la mole dei viaggiatori in transito. Purtroppo, passato il picco estivo, temo che sulle mete a lungo raggio possano riscontrarsi problemi causati dalla ridotta disponibilità di voli e da tariffe aeree in forte incremento”. Intanto, Mappamondo segnala il boom estivo dell’Indonesia, “che ci ha quasi sorpreso”, insieme all’ottimo andamento del Perù. Cuba resta invece ancora al palo, sia perché non è la stagione forte su questa meta, sia perché - ammette Mele - nell’opinione comune si tratta di una destinazione nella quale si fa fatica a garantire un alto livello dei servizi”.

Immagine negativa
“Ci sono mete come India, Sri Lanka, Cina, Indocina, Messico e Brasile, che per motivi diversi non sono ancora davvero ripartite – aggiunge il direttore commerciale di Quality Group, Marco Peci -. Vuoi per una negativa immagine di sicurezza sanitaria che ingiustamente alcune di queste destinazioni si sono guadagnate in questi anni, vuoi perché su alcune direttrici i voli sono pochi e i prezzi elevati, o ci sono ancora condizioni di accesso troppo articolate”. Al contrario, Europa, Stati Uniti, Giordania, Dubai, Indonesia, Maldive, Mauritius, Polinesia, Seychelles, Perù e Canada sono le mete best seller nei primi otto mesi del Quality.
In controtendenza l’opinione di Belinda Coccia, direttore commerciale trade di Futura Vacanze: “L’inaspettato aumento dei contagi, i disagi dovuti agli scioperi del personale aeroportuale e il perdurare dei conflitti sul piano internazionale, anche se non in maniera preoccupante, hanno parzialmente raffreddato l’interesse dei clienti verso le mete estere. Le vendite sul fronte Italia invece proseguono ininterrottamente e si protraggono anche dopo la metà di settembre, grazie alla richiesta  dei gruppi”.


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