Astoi: i ricavi dei t.o.
tornano al pre pandemia

09/06/2023
09:57
 

Finalmente si volta pagina e l’estate 2023 si prospetta come la prima di vero recupero post pandemia. La conferma arriva dai dati diffusi da Astoi, che sottolineano come le prenotazioni registrate al 31 maggio abbiano procurato un incremento dei ricavi dell’11% rispetto allo stesso periodo del 2019, a fronte di un calo del 4% dei passeggeri. Il dato va letto nel quadro dell’aumento dei costi medi generato dall’inflazione.

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“Questa è la prima estate che ci certifica ufficialmente fuori dal periodo pandemico - conferma Pier Ezhaya, presidente di Astoi -:  è indubbio l’impatto dell’inflazione ma i clienti non rinunciano ai viaggi, divenuti un bene incomprimibile. Il nostro Osservatorio rileva dati nettamente positivi, in crescita rispetto alla stagione 2019; la propensione a viaggiare si esprime nelle forme più variegate e si assiste ad una maggior magnitudo del turismo organizzato verso i consumatori più inclini al ‘fai da te’, specialmente nei mesi di spalla dell’alta stagione. Certamente ci sono ancora alcuni italiani che stanno attendendo a prenotare le proprie vacanze, quelli più attenti al prezzo e che cercano, in cambio di una propria flessibilità nella scelta della destinazione o del periodo di vacanza, di orientarsi verso le migliori opportunità che talvolta si aprono sotto data, sebbene ciò avvenga più difficilmente in alta stagione. Tuttavia, per quanto riguarda il turismo organizzato e l’Osservatorio Astoi i nostri dati ratificano che ben oltre il 75% dei nostri obiettivi di budget e delle nostre capacità aeree ed alberghiere sono già sature. Questo perché il nostro segmento di offerta si rivolge meno a chi ricerca solo il prezzo più basso e più a chi considera la vacanza un bene primario da scegliere per tempo e da consegnare in mani più sicure, appunto quelle dei tour operator”.

Egitto e Tunisia guidano le preferenze, con la crescita più alta in termini di ricavi messa a segno dall’Egitto (+46% sul 2019), e l’exploit della Tunisia, che triplica i volumi rispetto all’ultimo anno pre-pandemico.
Anche l’Italia si mantiene su buoni livelli, con un incremento superiore al 6% rispetto all’estate 2019; in crescita anche il prodotto generalista, mentre le regioni premiate dalle scelte degli italiani che prenotano con i t.o. sono Sardegna, Sicilia e Puglia.

Per l’Europa mediterranea Spagna e Grecia si riconfermano inn vetta, mentre per i soggiorni mare nei Caraibi tiene la Repubblica Dominicana, mentre Cuba e le altre destinazioni caraibiche registrano una significativa flessione; va a gonfie vele l’East Africa con Kenya, Zanzibar e Madagascar. La meta più brillante dell’Oriente è il Giappone mentre nel Sud-est asiatico svetta l’Indonesia, trainata da Bali. L’Africa australe è scelta per viaggi naturalistici, principalmente Sudafrica, Namibia e Botswana.
Infine, le crociere riconfermano indicatori positivi, con le preferenze concentrate su Mediterraneo ed Europa.

Evidente anche la tendenza a prenotare viaggi e vacanze con partenze nei mesi di spalla dell’alta stagione: +15,6% in maggio, +15,8% in settembre con ottime vendite anche in ottobre. La durata dei soggiorni in questi mesi è mediamente più bassa rispetto a quelli di alta stagione. Per quanto attiene infine alla finestra di booking, la maggior parte avviene tra 45 e 60 giorni prima della partenza.


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