Gianluca Rubino
e la forza dei tour operator

di Isabella Cattoni
22/12/2023
08:04
 

Corsi e ricorsi storici. “Il caro voli e i prezzi incontrollati praticati da numerosi vettori aerei non sono destinati a esaurirsi, almeno nei prossimi mesi. Per questo, il ruolo del tour operator, che offre posti volo a prezzi competitivi e contrattati, sta spingendo molti clienti a tornare in agenzia di viaggi”.

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Gianluca Rubino (nella foto), amministratore delegato di Kel 12, riassume così la situazione attuale, profondamente condizionata, sul medio e lungo raggio, dall’impennata del costo dei voli. “Le tariffe aeree che si ottengono tramite la distribuzione organizzata, più stabili rispetto all’acquisto individuale online, difficilmente possono essere ottenute dai viaggiatori fai da te. Questo però implica per noi un’importante assunzione del rischio, che ci riporta  indietro nel tempo”.

Certo, di strada il manager ne ha fatta tanta, e non sarà sicuramente questa battaglia a placare le sue mire di crescita.
Da quando, quasi vent’anni fa, ha assunto la carica di amministratore delegato di Kel 12, raccogliendo il testimone di un marchio nato nel 1978. Un’epoca lontana, nella quale il viaggio verso terre lontane era ancora una vera avventura.

Erano anni molto diversi, il turismo organizzato non aveva ancora affrontato le ultime sfide imposte dalla tecnologia e dall’IA. Ma la vision di Rubino era già chiara: ampliare l’offerta di destinazioni in località poco note sfruttando la consulenza di corrispondenti locali preparati. Da allora la strada percorsa è stata tanta, culminata nel 2021 con la fusione con I Viaggi di Maurizio Levi.

Fino ad arrivare a oggi, un momento delicato per caro voli e situazione geopolitica internazionale. Ma Rubino sfodera ancora una volta il suo sorriso, dicendosi: “Pronto a traghettare l’azienda verso una nuova fase di sviluppo”.


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