ThResorts, nasce il nuovo brand di Tivigest

di Remo Vangelista
13/03/2012
09:33

"Dimentichiamo il solito slogan piccolo uguale bello. Non si può andare avanti così”. Graziano Debellini (nella foto a destra), presidente di Tivigest, vuole svoltare e annuncia una serie di progetti per la sua azienda durante una conferenza stampa nella nuova sede di Milano.

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Il primo progetto prevede che la società diventi presto un brand “più turistico” e per questo annuncia la nascita di THresorts. Il secondo prevede un forte aumento dei ricavi dai 39 milioni di euro dell’esercizio 2011 ai 60 milioni del 2014. Piano industriale ambizioso messo a punto dall’amministratore delegato del gruppo Giorgio Palmucci (nella foto a sinistra) che, per fare questo, sta chiudendo alcune operazioni necessarie per ampliare il portafoglio alberghiero. Debellini ricorda che “la nostra società è partita con i rifugi di montagna e ora siamo tra le poche aziende che fanno investimenti in questa fase di crisi”.

Una crisi che ha ormai cancellato i margini, dice il presidente, “perché viviamo una fase di grande incertezza dove si fatica a tenere i ricavi, quindi non parliamo dei margini. Noi, però, non ci arrendiamo e proviamo a cambiare marcia offrendo al mercato un prodotto di qualità”.

Per fare questo si è deciso di aprire un dialogo con le agenzie di viaggi grazie all’ingresso in società di Mario Malerba, che si sta occupando di cordinare le attività commerciali con Stefano Simei, responsabile vendite. “Lavoriamo con 2mila agenzie che abbiamo selezionato. Si tratta di un gruppo qualificato per la vendita di un prodotto di livello”, sottolinea Malerba.

Tutto si basa sul piano industriale triennale che Palmucci tiene sul tavolo. Un malloppo messo lì quasi per rafforzare l’idea e infondere fiducia, con Debellini che ricorda: “Palmucci ha scelto un’azienda di provincia accettando di mettersi in gioco. Noi vogliamo vincere e con lui possiamo andare anche in zona Uefa. Scusate il paragone calcistico, ma così siamo più chiari”. Per arrivare in alto in classifica sarà indispensabile dare una bella sterzata al prodotto e riempire il portafoglio, dicono in coro i due manager. Operazioni già decise dal presidente, che pare aver affidato tutte le operazioni nelle mani dell’ex manager del Club Med.

“Sono contento perchè lavoro in un’azienda flessibile - commenta Palmucci -. Sono finiti i tempi delle multinazionali afflitte dalla malattia che in molti chiamano ‘riunionite’. Ho trovato un prodotto di qualità che ora verrà aperto a tutti i canali di distribuzione. Abbiamo ridotto la nostra presenza sui cataloghi dei tour operator per vendere di più e meglio con agenzie, clienti diretti e sui mercati esteri”.


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