Viaggiare in Europa dagli Stati Uniti costerà meno dal prossimo anno.
È la nuova arma che i tour operator americani stanno affilando per vendere le destinazioni del Vecchio Continente.
Un cambio dollaro-euro più favorevole e una maggiore flessibilità da parte dei fornitori starebbero, infatti, permettendo ai t.o. di ridurre i prezzi dei loro prodotti Europa tra il 2 e il 18 per cento rispetto al 2012.
Il fenomeno che sta emergendo oltreoceano è confermato dalle tariffe pubblicate da colossi del tour operating. Insight Vacations, ad esempio, ha lanciato la sua nuova brochure Europa con prezzi inferiori del 7-8 per cento; aumenti dell’8-9 per cento in casa Trafalgar e ribassi tra il 2 e il 5 per cento per Globus.
"Stiamo assumendo un orientamento tariffario aggressivo" spiega Paul Wiseman, presidente di Trafalgar, a travelweekly.com. L'operatore è riuscito a negoziare a proprio vantaggio tariffe alberghiere e sui servizi specialmente in Grecia, Spagna e Gran Bretagna.
Conferme da Marc Kazlauskas, presidente di Insight Vacations: "Il dollaro è più forte, e questo conta. E ci sono destinazioni europee dove siamo riusciti a spuntare riduzioni di prezzi con i fornitori di servizi con cui abbiamo trattato".