Quello che
i network
non dicono

di Remo Vangelista
03/10/2012
11:54
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Lavorano in silenzio e intanto cercano di individuare chi rimarrà ancora in piedi.

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I network, non tutti, hanno capito che tra la fine del 2012 e la primavera 2013 si giocherà il futuro del mondo della distribuzione e per questo muovono le truppe in vista dell'assalto finale. Il rapporto con la produzione, i tour operator, scricchiola da qualche tempo.

Malgrado le rassicurazioni è evidente che qualcosa tra le parti non funziona più nel migliore dei modi. Il numero dei tour operator continua a scendere e la distribuzione sa benissimo che non può attendere tempi migliori: serve a poco strapparsi di mano qualche contratto poco rassicurante.

La produzione prova invece a rassicurare tutti spiegando che l'offerta è ancora valida e non bisogna perdersi di vista ma lavorare fianco a fianco. L'impressione, in alcuni casi certezza, è abbastanza chiara.

I network possono e vogliono farsi almeno una parte del prodotto tra le mura di casa e affidare il resto a operatori fidati che offrono prodotti validi, provati e al giusto prezzo. Ci attendono stagioni di grandi scelte su tutti e due i campi, senza escludere quelli delle crociere.

Quelli più svelti usciranno velocemente dalla crisi vestiti da festa. Per gli altri vi saranno solo le briciole.

Twitter @removangelista

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