Sfida Phone&Go
Il segreto
è il prezzo

19/10/2012
10:43

Sguardo duro. Ma la chiacchiera scivola via. Il mercato lo attira.

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Fouad Hassoun, presidente di Phone&Go, protagonista del Caffè con il direttore, arriva a Rimini con in valigia un contratto charter di lungo respiro con la nuova Livingston di Riccardo Toto. L’imprenditore libanese (con residenza a Pistoia), attivo anche nell’albergatoria, disegna un futuro speranzoso per il mondo del turismo, ma prima vuole togliersi qualche sassolino dalle scarpe.

“Prima di dire certe cose alcuni concorrenti devono provare le accuse”.
Il presidente non ci tiene, infatti, a essere definito uno che inonda il mercato di prezzi stracciati. “Questa estate per tre settimane ho alzato i prezzi e ho perso mercato. Lo sa perché?”

Lo dica lei.
(sorride e sospira n.d.r.) Perché altri operatori stavano sotto di me come prezzo.Ho fatto un tentativo, ma ho dovuto faticare per riprendermi il traffico perso.

Intanto sui margini vi siete fatti male quasi tutti.
Questo è sicuro, ma su certe aree non avevamo scampo e scelta.

Però anche i ricavi sono calati, lo ammette?
Nel 2011 abbiamo chiuso con 85 milioni di euro contro 102 milioni della stagione precedente.

L’esercizio 2012?
Lo chiuderemo il 31 dicembre con un fatturato vicino ai 90 milioni. Come vede sono l’unico a dire certe cose.

Cosa intende?
Sono l’unico trasparente in Italia, che offre il prezzo finito. Basta andare online e si trova tutto. Gli altri cosa fanno? Lei capisce a quanto vendono?

E la storia del prezzo finito?
Noi diamo il vero e unico prezzo finito e gli altri,invece,sono sempre pronti a chiederti l’adeguamento.

Parliamo di canali distributivi?
In Italia bisogna passare dalle agenzie di viaggi, non vedo altre strade.

Si dice che Phone&Go sia forte nel Centro-Nord Italia.
Vero e abbiamo 6mila800 agenzie attive su tutto il territorio nazionale. Anche se quelle che producono lo zoccolo duro dei ricavi sono poco meno di 3mila.

Il progetto Holiday Express si è bloccato?
Abbiamo incontrato qualche intoppo nella fase di avvio.Oggi abbiamo il partner tecnologico giusto e possiamo andare avanti.

Punta sempre a 300 punti vendita?
Si, oggi siamo a quota sei ma è ancora una fase sperimentale.Vedrà che ora decolleremo.

Un bel coraggio, con l’aria che tira.
Non è un azzardo,ma un investimento calcolato con una formula innovatrice.Tanta tecnologia e pochi costi.

Con prodotti solo Phone&Go?
No, assolutamente,anche di altri operatori. Oggi abbiamo in magazzino 11 tour operator.

Intanto G40 vuole lavorare solo con quindici operatori.
Bravi, fanno bene. Così concentrano i volumi e possono dettare le condizioni.

Siete stati contattati da Battifora?
Oggi siamo ancora partner. Spero di fare parte del gruppo dei quindici.

Sarà un inverno duro?
Le difficoltà non mancheranno, ma gli imprenditori devono mettere liquidità nelle aziende. Le banche non finanziano, dobbiamo mettere mano al portafoglio e crederci fino in fondo.

Forse anche rivedere la programmazione non farebbe male.
Sicuramente va riposizionata e ridotta. Prima si poteva tenere in piedi una programmazione robusta grazie ad alcune mete che garantivano marginalità.Oggi sono finiti quei tempi.

Nei giorni scorsi ha siglato un contratto charter pesante con Livingston. Grande feeling con Toto?
Abbiamo siglato un contratto che vale 52 milioni di euro di volato per un anno a partire da novembre. Un’intesa vantaggiosa per entrambe le parti.

Lei crede ancora nelle Maldive?
Certo,perché il mercato italiano richiede la meta. Purtroppo i margini sono ridotti perché la destinazione presenta costi molto alti. I charter sono diminuiti, ma ci sono ancora spazi per fare bene.

Se dovesse portare qualcuno in azienda? Spari un nome.
(silenzio n.d.r.)

Presidente?
Faccio fatica, non mi viene in mente nessuno.

L’ultimo libro che ha letto?
Leggo poco e non guardo la tv. Leggo i giornali al mattino,ma sono sempre concentrato sul lavoro.

Neppure hobby o passioni?
Beh,la musica. Sono un ex batterista. Sì, lo scriva che mi piace la musica.

Twitter @removangelista


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