La prima
di Burgio

di Remo Vangelista
20/10/2012
09:32
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La prima uscita "in società" di Gabriele Burgio ha lasciato il segno.

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Sala piena, posti in piedi a TTG Incontri. Tutti per sentire dove va, come va Alpitour. Il presidente non delude le attese e nel “primo tempo” fornisce sicuramente il meglio. Parte deciso, sorridente, per spiegare che l'azienda deve prendere velocità e fornire risposte a clienti e agenzie di viaggi.

"In Spagna ero tranquillo, ma ho preferito venire in Italia a lottare. Ora stiamo aumentando la velocità di crociera di Alpitour e intendiamo rispondere a chi dice che non usciamo sul mercato e restiamo chiusi in ufficio".

Poi deve evidentemente togliersi qualche sassolino dalle scarpe visto che rimarca la necessità di "ascoltare di più il mercato. Prima forse l'autostima era esagerata".

In mezzo una veloce carrellata della prima linea aziendale formata da Sergio Testi, Pier Ezhaya e Bruna Gallo. Conoscono il mercato, lo affrontano ogni giorno e fiutano bene l’aria. Sanno che la palla deve ancora passare al presidente.

Inizia il secondo tempo, ma qualcosa si inceppa. Burgio non può anticipare i dati di chiusura dell’esercizio. Il bilancio del 2012 soffrirà inevitabilmente della crisi economica. Così gli tocca finire la sua 'prima' spiegando la chiusura di Volando, Jeans e Welltour. Quest’ultima perché “non ha mai mantenuto le aspettative degli azionisti”.

Rimane aperto il dossier sulle agenzie di viaggi del gruppo. Gli ultimi presidenti di Alpitour hanno tutti sbattuto contro questo esercito. Dopo un’iniziale diffidenza si sono convertiti alla distribuzione. Ora tocca a Burgio.

Twitter @removangelista


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