Caffè con il direttore: i big si raccontano

31/12/2012
12:00

Giusto il tempo di un caffè e poi rapidi a parlare di un mercato sempre più messo a dura prova. Anche quest’anno la rubrica ‘Il caffè con il direttore’, curata dal direttore responsabile di TTG Italia, Remo Vangelista, si è mostrato come un appuntamento in grado di fotografare i personaggi più in vista del comparto mettendo in luce progetti e ambizioni ma anche aspetti più slegati dalla vita professionale.

Pubblicità

Il calendario degli incontri si è fatto più fitto nel corso del 2012 con sette protagonisti intervistati. I giochi si sono aperti con Susanna Sciacovelli, di Air Berlin (29 marzo), seguita da Alberto Peroglio Longhin, presidente di Liberi Tutti (24 maggio). Dopo è stato il momento di Massimo Broccoli (11 giugno), che ha concluso l’esperienza ventennale in Alpitour spostandosi da Torino a Roma in casa Veratour. Dopo l’estate è toccato a Renato Scaffidi (13 settembre), in partenza per il Cile dopo le diverse stagioni nel tour operating tricolore. Luca Battifora, direttore generale di G40-Mondo di Vacanze ha spiegato i suoi progetti, (18 ottobre) seguito subito dopo dal patron di Phone&Go, Fouad Hassoun, mentre Riccardo Toto ha raccontato la sua Livingston (che ha debuttato nei cieli con una veste rinnovata proprio durante l’anno in via di conclusione), durante l’ultimo appuntamento dell’anno, che è comparso sulle pagine di TTG Italia sul numero del 19 novembre.

Susanna Sciacovelli: Air Berlin sull’Italia
“Se easyjet le corteggia, deve sapere che noi siamo da tempo sposati con le agenzie di viaggi”. In questa frase c’è tutta la determinazione di Susanna Sciacovelli, direttore Air Berlin per l’Italia. Sposata con due figli e un curriculum di peso alle spalle, la trovi in aeroporto a tutte le ore del giorno tra un volo e una riunione, sempre collegata con il suo team. Si definisce inguaribile ottimista, anche in tempi di recessione economica. Anche quando sbucano nuove compagnie ogni giorno e a volte si perde il conto.
Dopo Air Europa e l’ente del turismo delle Baleari questa è la sfida più difficile?
Ma no, questa è solo un’altra sfida e io amo sempre mettermi in gioco. Nei momenti che contano io non mollo e il mio team mi segue.

In tutte le interviste non si dimentica mai del suo gruppo.
Come potrei. Noi vinciamo insieme.

A proposito di vittorie. Dovete combattere la crisi e nuovi competitor alle porte.
Vinceremo la crisi con il nostro eccellente prodotto che collega 15 aeroporti italiani e non è ancora finita.

Vi definite vettore low fare e non low cost. Perché non le piace la parola low cost?
Non è una questione di gusti. Diciamo che è un termine che non ci definisce. Low cost significa una compagnia no frills dove il prezzo include solo questo, ovvero il prezzo.

Tutti i gol di Peroglio Longhin
“Mi piacerebbe andare una sera a cena con il patron di Msc Aponte per proporgli un progetto con Eataly ed Eatinerari”. Alberto Peroglio Longhin progetta e fissa incontri a ciclo continuo tra l’ufficio torinese in riva al Po ed Eataly, il mondo dell’enogastronomia, piazzato dentro il perimetro del Lingotto.

Peroglio, partiamo subito da Liberi Tutti. È vero che pensa di cedere le adv?
Diciamo che dobbiamo sviluppare sia il network sia l’attività incoming con Eataly. Stiamo facendo alcune considerazioni.

Poche possibilità per le agenzie di viaggi?
No, guardi che ci teniamo moltissimo e lo dimostriamo ogni giorno. Però valutiamo con calma.

I cofanetti per il turismo enogastronomico rispondono bene. Il marchio Eataly fa la differenza?
Siamo attivi su un  mercato che oggi vale circa 120 milioni di euro su tutto il territorio italiano. Noi, con un marchio così, siamo molto credibili e i risultati arrivano.

Farinetti in una parola?
Vulcanico e, mi lasci dire, anche con idee vincenti.

Il servizio completo è disponibile sul numero di TTG in distribuzione


TI INTERESSA QUESTA NOTIZIA? ISCRIVITI A TTG REPORT, LA NEWSLETTER QUOTIDIANA

Commenti di Facebook