Radici, Viaggi di Atlantide: "Politica dei piccoli passi"

di Stefano Gianuario
24/01/2013
09:05

"Stare con i piedi per terra, senza rinunciare alle novità". Pierre Radici (nella foto), amministratore delegato di Viaggi di Atlantide, ha fatto sua la filosofia delle botteghe artigiane di una volta e l'ha applicata al turismo.

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La progressione dell'operatore nel corso degli ultimi stagioni ne è la dimostrazione: pochi punti di crescita all'anno ma senza sacrificare identità e margini e soprattutto senza compromettersi sul mercato.

"Per emergere non ha senso bruciarsi - precisa Radici -, se no è come prendersi una boccata d'aria per una stagione e poi finire con la testa sotto l'acqua".

L'operatore ha aperto le vendite su Marsa Alam quando in molti se ne erano andati e in pochi pensavano di tornare, ha trovato spazi di manovra sull'East Africa tra i picchi di flusso e ha avviato nello scorso inverno la programmazione su Senegal e Gambia, salendo in prima fila sul nuovo volo Neos.

"A onor del vero queste destinazioni le programmavamo quattro anni fa - sottolinea l'a.d. -, vi abbiamo rinunciato per un po' non per mancanza di domanda, ma perché il partner dell'epoca era il Ventaglio. Siamo felici di averle riscoperte, investiamo volentieri. Non si tratta ancora di grandi numeri ma sono in linea con le nostre aspettative".

Sui rapporti tra operatori e charter, Radici ha le ideee chiare: "Questo inverno c'è stato un giusto ridimensionamento - spiega -. In passato nessuno voleva fare passi indietro mentre adesso assistiamo a un ridimensionamento senza problemi e a un allineamento dei prezzi. Speriamo che questa coscienza arrivi sino all'estate".


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