Una politica di prezzi allineata al mercato, anche nel momento più complesso, la prima estate di amministrazione straordinaria, quando "nessuno si aspettava che Valtur fosse ancora un competitor di mercato".
Gabriele Rispoli, direttore commerciale dell'operatore vuole ribadire come non ci sia stata una corsa a ribasso in termini di tariffe. "Non abbiamo mai fatto prezzi da discount - sottolinea il manager -, al contrario è cresciuto il value for money dei nostri prodotti. Basta guardare i dati e il valore medio delle pratiche".
Oltre a trovare la conferma nel partner più severo contro il dumping, le agenzie di viaggi. "Nel corso del 2012 4.500 agenzie hanno venduto prodotti Valtur - conclude Rispoli - e di queste, le 500 del progetto Revolution hanno contribuito al 38/40 per cento del fatturato. Mi piace pensare che questo rapporto non sia casuale ma dovuto a un percorso di fidelizzazione che posa su basi solide".
