I nuovi mestieri del turismo: come avviare una start-up in Italia

20/02/2013
10:27
Leggi anche: Iva, agenzie di viaggi, Tares

Fondi e sconti sulle tasse in cambio di un'idea per un'impresa.

Pubblicità

Nasce così l'Italia delle start-up: un fenomeno che sta prendendo piede, in modo particolare nel turismo, complice le difficoltà economiche di alcune aziende storiche del comparto, che hanno costretto molte figure professionali a reinventarsi, anche nel settore delle agenzie di viaggi. Ma anche i veloci cambiamenti del mondo dei viaggi e delle vacanze richiedono progetti innovativi, in grado di stare al passo con i tempi.

Tra le possibilità offerte per chi avvia un'attività imprenditoriale, ci sono i 'minimi' per le partite Iva. Ovvero, l'opportunità di saldare i conti con l'Agenzia delle Entrate al costo del 5 per cento di tasse. In base alle ultime rilevazioni del dipartimento delle Finanze, rese note da Il Sole 24 Ore, tra le nuove partite Iva aperte nel 2012 dalle persone fisiche 1 su 3 ha scelto questo regime. Un dato ancora più rilevante se si pensa che non tutte le nuove attività possono sfruttare questa opportunità. Tra i criteri per potervi accedere, infatti, c'è anche quello di non aver esercitato attività autonoma nei 3 anni precedenti. Un'occasione, quella del 'minimo', che dunque è stata accolta dalla grande maggioranza degli aventi diritto.

Alla domanda su quale sia la speranza di vita di una start-up, invece, risponde Invitalia. Sempre un articolo del quotidiano finanziario, afferma che su 100 nuove imprese lanciate con il contributo pubblico dell'agenzia, 78 arrivano a festeggiare i 5 anni di attività.

Per quanto riguarda il reperimento di fondi (da sempre uno dei principali problemi per chi vuole dare vita a una propria idea di impresa), la maggiore novità arriva dalla Consob. Sul numero di che porta data 20 febbraio, il settimanale Panorama annuncia il varo da parte dell'organismo di controllo della Borsa delle regole sul crowdfunding: una nuova parola che sta a indicare la raccolta di fondi attraverso investimenti anche di modesta entità, radunati via web. Le piattaforme di questo tipo, in molti Paesi d'Europa e non solo, sono ormai una realtà. Nel vecchio continente, in tutto il 2011 sono stati raccolti con questa modalità 458 milioni di euro. Una porta che, ora, si apre anche per le nuove imprese italiane.

Leggi anche: Iva, agenzie di viaggi, Tares

TI INTERESSA QUESTA NOTIZIA? ISCRIVITI A TTG REPORT, LA NEWSLETTER QUOTIDIANA

Commenti di Facebook