I t.o. sul Mar Rosso: "Non temiamo l'arrivo dei vettori low cost"

di Oriana Davini
04/04/2013
14:29
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Un sasso gettato nello stagno a smuovere le acque: l’arrivo di easyJet a Sharm el Sheikh non è passato inosservato e di certo non è solo il colore arancione dei suoi aerei a far alzare la testa ai tour operator italiani.

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Che fanno blocco compatto e annunciano battaglia: "Non ci spaventa questo nuovo collegamento - annuncia Paolo Radici, direttore vendite e titolare de I Viaggi di Atlantide -: noi voliamo con Neos e la consideriamo la migliore compagnia charter del momento, con un ottimo servizio e voli puntuali".

Di sicuro, l’arrivo della no frills britannica cambierà gli schemi e non necessariamente in modo negativo. "L’arrivo di easyJet a Sharm è positivo - commenta Barbara Paganoni, tour operator manager Hotelplan - perché trovo la destinazione più pronta a giocarsi la partita sugli short break, cosa che coi charter non è possibile. Sharm è più cittadina, ha un buon portafoglio di alberghi e la presenza della low cost genera vicinanza psicologica".

Dello stesso avviso anche il direttore commerciale di Valtur, Gabriele Rispoli, che però introduce un nuovo elemento di riflessione. "Il modello di relazione tra tour operator e charter necessita di una rivisitazione che consenta a entrambi una maggiore elasticità di costi e di offerta - spiega il direttore commerciale - ma la strada da percorrere è ancora molto lunga nonostante i primi timidi tentativi delle ultime due stagioni. Ogni volta che il mercato si apre offre possibilità e fa selezione".

Sulla questione c’è chi la pensa diversamente: è il caso di Yalla Yalla, agenzia di viaggi online che sull’Egitto genera il 45 per cento delle vendite e guarda con interesse a nuovi sviluppi. "Penso sia l’inizio di un processo di erosione notevole dei margini - commenta il ceo e cofondatore, Paolo Pezzoli -, come è già successo per le capitali europee, la Grecia e le Baleari".

Dai pareri degli operatori sino a quello di chi, come Blue Panorama, è coinvolto in prima linea dalle operazioni easyJet sul Mar Rosso.

Ma lo storico vettore charter, non intende scomporsi di fronte alla concorrenza arancione e il suo presidente, Franco Pecci, mostra i muscoli della compagnia, allenati per lunghe stagioni sulla destinazione. "easyJet non ci fa paura - commenta -. Per essere competitivi è importante essere fedeli al prodotto completo, ecco perché ritengo che sul Mar Rosso, almeno per un po’ di tempo ancora, sopravviverà la formula del tutto compreso".

La determinazione di Pecci non allontana però una certa lungimiranza. Sul medio termine infatti, si potrebbe usare la low cost di casa, Blue Express, per coprire i voli su Sharm. Un asso nella manica da non sottovalutare.

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