Alla conquista del low cost
La battaglia delle major

10/09/2014
15:34

Con l’arrivo di Transavia Europe, il nuovo braccio low cost del Gruppo Air France-Klm, che verrà presentato domani, la battaglia delle major sul low fare compie un altro passo importante. E si apre una battaglia a tutto campo.

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Le major del Vecchio Continente hanno infatti deciso di attuare una strategia comune per contrastare lo strapotere di Ryanair e easyJet in primis, ma anche delle emergenti Wizz Air, Norwegian o Jet2, solo per citarne alcune: dotarsi di un braccio armato, quando non sono due, per combattere ad armi pari, ma soprattutto per tentare di abbattere i costi sui collegamenti point to point, dove le low cost di prima generazione la fanno da padrone.

Il percorso è stato avviato a inizio estate da Lufthansa, che di fatto raddoppia la propria presenza nel segmento con l’attivazione di un piano che coinvolgerà la controllata Eurowings, protagonista di un’espansione con il posizionamento di alcune basi in Europa e che andrà quindi ad affiancarsi a Germanwings, la cui operatività sotto il nuovo corso è già iniziata nel 2014.

Operazione simile sembra quella che sta mettendo a punto Air France-Klm: a poco più di un anno dall’avvio di Hop! Ecco ora il potenziamento di un vettore già parte del gruppo, Transavia, nelle cui casse arriverà un investimento da un miliardo di euro per il posizionamento di basi in Europa e l’espansione della flotta fino a 100 aerei.

In casa Iag si attende ora una mossa per British Airways: in una recente intervista il ceo Willie Walsh aveva confessato che l’idea di entrare nella battaglia era già tra gli argomenti in agenda, mentre sul fronte spagnolo Iberia Express e Vueling stanno già svolgendo il compito ormai da un paio d’anni.

Tutto questo mentre i vari Ryanair e easyJet continuano a mettere mano al modello di business, allontanandosi via via dal low cost puro per andare a catturare nuove fasce di mercato. Senza smettere di investire.

L’inverno appare quindi destinato a riservare sorprese e nuovi scenari, con l’Italia per ora solamente alla finestra. Semmai terra di conquista.


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