Un sistema ferroviario europeo liberalizzato e omologato, dove i ruoli dei vari interlocutori siano chiari e trasparenti e la libera concorrenza garantita.
È questo il futuro delle strade ferrate dell'Unione Europea, uno scenario al quale l'Unione sta lavorando tramite la Direttiva Recast e il Quarto Pacchetto Ferroviario, in approvazione entro il 2019.
Una partita nella quale l'Italia, unico paese ad avere il primato della concorrenza sull'Alta Velocità e dalla cui iniziativa nasce la Direttiva Recast, sta giocando da protagonista. "Se la liberalizzazione di tutti i servizi ferroviari non fosse approvata entro il 2019 - ha ribadito Michele Mario Elia, ad del Gruppo Fs italiane, nel corso del workshop sulla governance ferroviaria organizzato a Expo - chiediamo norme transitorie che garantiscano la reciprocità tra paesi: il pvero problema oggi è l'interoperabilità nei corridoi ferroviari europei, quattro dei quali riguardano l'Italia".
