“Alitalia means Italy and Italy means Alitalia”. L’amministratore delegato di Az, Cramer Ball (nella foto), lo sottolinea a più riprese, poco prima di improvvisarsi cicerone e far visitare ai giornalisti la nuova lounge della compagnia a Malpensa, ovvero ‘Casa Italia’.
Un’inaugurazione che ha fatto seguito a quella avvenuta a Fiumicino poche ore prima, per l’equivalente sala d’aspetto romana.
Mettendo piede per la prima volta nella lounge milanese, appare subito chiaro che qualcosa è cambiato. O meglio, quasi tutto. Il marchio di Etihad si percepisce soprattutto a livello di servizio e di impronta. Ma lo stile è, volutamente, 100 per cento italiano. A partire dal pizzaiolo che cucina al momento il piatto italiano più famoso del mondo, fino alla scelta di vini, rigorosamente tricolori, passando dall’arredamento. Accanto a questo, i servizi, come la saletta riservata per gli ospiti ‘top vip’ e l’accesso al finger direttamente dalla lounge.
Leggendo tra i dettagli, l’operazione nasconde qualcosa di più: da un lato la voglia di mostrare a tutti cosa ha intenzione di essere la nuova Alitalia, dall’altro la ferma volontà di investire su Malpensa. Perché l’aeroporto varesino è “una grande opportunità”, mette ancora in evidenza Ball. Che sottolinea anche il recente investimento per i collegamenti bus tra Linate e Malpensa.
E per le rotte? Cramer Ball non fa marcia indietro e conferma alcuni dei punti chiave già sottolineati di recente: l’intenzione di valutare tutte le possibilità presenti sulle rotte domestiche, “parlando con le istituzioni” e la spinta sui collegamenti verso il Nord America.
La parola che ripete più spesso è ‘opportunità’. Ed è forse quella che, più di tutte, inquadra al meglio Alitalia in questo momento.
