Fiavet contro Lufthansa
Vettore citato in giudizio

14/06/2016
08:35
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Avevano annunciato una battaglia legale, e la promessa è stata mantenuta. Gli agenti di viaggi di Fiavet non ci stanno ad accettare la decisione di Lufthansa di azzerare le commissioni, una decisione annunciata ormai un anno fa che la distribuzione italiana ha davvero mal digerito.

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Al punto  che adesso Fiavet passa all’azione legale, citando in giudizio la compagnia aerea “per la questione inerente il diritto alla remunerazione commissionale – si legge in una nota stampa della federazione degli adv -, intendendo come tale il riconoscimento a percepire in modo effettivo una adeguata commissione”.

La scelta delle agenzie
Un atto, quello di Fiavet, che arriva dopo un lungo periodo di incubazione, trascorso a “raccogliere prove documentali idonee a dimostrare la fondatezza della nostra richiesta - spiega nella nota il presidente Fiavet Jacopo de Ria -, che rimette ora la questione all’autorità giudiziaria”.

Non nasconde il rammarico per essere giunti a tanto, il numero uno della federazione: “Avremmo preferito trovare un accordo con il Gruppo Lufthansa, ma evidentemente la loro decisione unilaterale e il rifiuto a dialogare con la federazione non ha lasciato spazio a un normale confronto sul rispetto delle Reso Iata e sui diritti degli adv che vendono biglietteria”.

Commissioni inadeguate
Il nodo del contendere è quello 0,1 per cento di commissione che la compagnia allo stato attuale riconosce ai propri intermediari, dopo aver deciso di abbassare drasticamente il regime dal precedente 1 per cento, riconosciuto sino a poco più di 12 mesi fa.

Le rivendicazioni di Fiavet parlano dei costi sostenuti dai dettaglianti per mantenersi all’interno  del circuito Iata e dell’inadeguatezza della retribuzione riconosciuta dal colosso dei cieli.

Lufthansa, dunque, dopo aver incontrato forti resistenze da parte di alcuni grandi network di distribuzione (Uvet e Carlson Wagonlit per citarne un paio) a seguito della decisione di applicare la fee da 16 euro per le transazioni via gds continua a restare nella bufera. Ma sinora non è arretrata di un passo nelle proprie decisioni.

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