I vettori contro gli scioperi del trasporto aereo

28/06/2016
16:20

Gli scioperi del trasporto aereo fanno infuriare i vettori. È uno dei temi che si sta affrontando in queste ore a Bruxelles, nel corso del summit di Airlines4Europe su mobilità e prosperità del settore aviation.

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Un tema molto caro ai vettori che fanno parte dell’alleanza europea, nata a inizio 2016 per volere dei cinque ceo di Iag, easyJet, Ryanair, Lufthansa e Air France Klm, e che ora conta su ulteriori membri come Aegean, Finnair, Jet2, Norwegian, Tap e Volotea.

“Il nostro obiettivo è quello di mantenere l’industria altamente competitiva – sottolinea il ceo di easyJet, Carolyn McCall, nel corso del suo discorso d’apertura – e vogliamo continuare a supportare l’azione della Commissione europea nel portare avanti l’Aviation strategy elaborata negli scorsi mesi”.

L’impatto degli scioperi dei controllori di volo, però ha un impatto che non si può trascurare: “Solo quest’anno abbiamo assistito a una serie di stop che hanno portato a 3mila cancellazioni – riepiloga McCall -. Negli scorsi 5 anni ci sono stati 167 scioperi, per 30mila voli cancellati in tutto il continente”.

Stando ai dati PwC che la top manager ha citato nel corso del suo intervento, il Pil dell’Europa ha sofferto di tali astensioni dal lavoro per un totale di 9,5 miliardi di euro: “È uno dei fenomeni più dannoso in assoluto per il settore, sia sul fronte passeggeri sia per noi compagnie”.


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